LECCE – Vittoria in Coppa, ora il Catania

Redazione

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Bis del Lecce, il Francavilla eliminato (Quotidiano del Sud)

“Alla fine però ha fatto festa il Lecce che, a differenza della Virtus, ha preferito mandare in campo undici elementi nuovi rispetto alla formazione schierata domenica scorsa e con un’età media di 22 anni vista la presenza dei ’96 Monaco, Vutov, Fiordilino, Persano e dei ’98 Capristo e Matteo Rosafio (è il fratello minore dell’ex leccese Marco). Padalino ha voluto così preservare i titolari in vista della delicata trasferta di domenica prossima a Catania. Nel Francavilla invece mister Calabro ha mandato in campo inizialmente sei-undicesimi della formazione schierata tre giorni prima in campionato cui si sono aggiunti in corso d’opera altri tre titolari della gara del Via del Mare. Ma non è servito per centrare la qualificazione anche se ai biancazzurri resta la soddisfazione di aver giocato una buonissima partita.

«Qui contava solo vincere» (Corriere dello Sport)

“Padalino: «Un test importante»

“Un pizzico di fortuna non guasta mai. E il Lecce ne sa qualcosa. I salentini si sono qualificati al prossimo turno di Coppa Italia di Lega Pro eliminando la Virtus Francavilla dalla competizione al termine di un incontro infinito, concluso solo ai calci di rigore. Dagli undici metri, nonostante l’errore iniziale, i giallorossi hanno ribaltato lo svantaggio uscendo vittoriosi dal “Giovanni Paolo II”. Soddisfatto per l’accesso ai sedicesimi di finale il tecnico Pasquale Padalino: «E sempre bello vincere e quindi sono soddisfatto della qualificazione raggiunta peraltro su un campo difficile. La Coppa per noi è un appuntamento importante. Non abbiamo offerto una prestazione brillante, ma conta aver superato il turno». E’ stata l’occasione giusta per proporre in campo chi, fino a questo momento, ha avuto poche possibilità per mettersi in mostra: «Un test importante per la nostra squadra – ha spiegato l’allenatore dei salentini -. Era impensabile riproporre gli stessi elementi scesi in campo domenica sera. Molti di loro erano alle prese con acciacchi fisici. Ho voluto testare chi ha giocato meno. Tsonev? Mi sta dando garanzie importanti, conosciamo le sue qualità». La presenza di Gomis dal dischetto non è passata inosservata. Lo stesso Padalino ha rivelato il motivo che lo ha spinto a puntare sull’estremo difensore, ai calci di rigore: «Eravamo stanchi. Ho voluto dare alla squadra un segnale importante puntando su Gomis come primo rigorista. Mi ha tradito non realizzando dal dischetto, poi si è rifatto subito parando il tiro decisivo dagli undici metri. Va bene così», ha concluso Padalino.