STAMPA- Anche Catania-Avellino tra le partita combinate

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

«Anche Catania-Avellino tra le partite combinate» (La Gazzetta dello Sport)

“Anche Catania-Avellino entra tra le partite considerate combinate. E’ la novità che dà nuovo impulso all’inchiesta penale della Procura siciliana. Fonti investigative non escludono, addirittura, che nei prossimi giorni possano esserci nuovi indagati, soprattutto tra i giocatori. Nessun passo indietro, dunque, e nessun collegamento con l’atto di chiusura delle indagini della Procura della Federcalcio, che ha fatto gridare al proscioglimento (ma al massimo sarebbe un’archiviazione…) più di un tesserato e a prospettare fantasiose richieste di risarcimento dei danni. TUTTI INDAGATI A Catania si sono molto divertiti a leggere la rassegna stampa dei quotidiani locali. In realtà, chi era indagato, resta indagato, anzi, proseguono gli accertamenti (chi non lo era potrebbe diventarlo). Vale per i giocatori Terlizzi, Daì e Pagliaruolo del Trapani, Fiamozzi e Barberis del Varese, Bruscagin del Latina, Bernardini e Moscati del Livorno, Janse della Ternana. Tutti tesserati che probabilmente non saranno deferiti per l’imminente processo sportivo soltanto perché gli accertamenti di responsabilità a livello penale non sono ancora conclusi e a Catania non vogliono certo svelare le carte in anticipo per fare un piacere a Palazzi. Resta sotto la lente di ingrandimento anche Brescia-Catania, partita che Pulvirenti avrebbe voluto comprare, ma che è rimasta nella fase di ideazione e poi si è giocata regolarmente. Dovrebbe restare fuori dai deferimenti (e questo agevolerà il ripescaggio del club lombardo in Serie B), ma a livello penale viene messa sullo stesso piano delle altre sei gare, ragion per cui si prosegue nelle indagini per stabilire se «i treni» di cui parla il procuratore Fernando Arbotti nelle intercettazioni sono proprio riferibili ad Antonio Caracciolo e Budel.