STAMPA – Bari e Latina, voglia di A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Crisi a Brescia? Lo staff tecnico ha 10 persone (La Gazzetta dello Sport)

“Iaconi allena e dirige la struttura: «Serve per fare interagire prima squadra e vivaio»

“Al Brescia la parola d’ordine è: ottimizzare le risorse interne. È l’effetto della «spending review» voluta dall’amministratore unico Luigi Ragazzoni. Non tutti i mali, però, vengono per nuocere. Così il Brescia ha assicurato a Ivo Iaconi uno staff nutrito e con compiti definiti. Dieci persone, compreso l’allenatore […]Durante il lavoro, soprattutto le esercitazioni tattiche, ogni singolo giocatore viene filmato. Così pure nelle partite. Sono immagini mirate, per sottolineare eventuali difetti ed errori per correggerli e migliorare il giocatore, non certo per demonizzarlo. L’analisi dei filmati avviene alla sera. Il lavoro è concentrato sui movimenti in tutte le fasi, difensiva e offensiva. Si analizzano gli sbagli, si correggono le posizioni, si vivisezionano i movimenti, i tempi di reazione di ogni singolo. Si curano la tattica collettiva individuale, i movimenti all’interno di ogni situazione di gioco, ma non solo: «Questa è una generazione di giocatori carente nei fondamentali — dice Iaconi —. poco curati in troppi vivai, non a Brescia per fortuna».

Voglia di A (La Gazzetta dello Sport)

Un nuovo look per vecchi sogni «Bari da record»

“Paparesta «Siamo pronti a imprese super» Mangia «Mai visto entusiasmo più grande»

“Un poker di maglie per altrettanti testimonial di eccezione. Il Bari rinnova per 3 anni l’accordo con Errea e veste il suo sogno con Ciccio Caputo, Marino Defendi, Adrian Stoian e il portiere Alessandro Micai. «Queste maglie simboleggiano la lunga e gloriosa storia del Bari». Attacca con orgoglio il presidente della FC Bari 1908, Gianluca Paparesta, che ha al suo fianco il tecnico Devis Mangia, il responsabile delle infrastrutture del San Nicola, Pierfrancesco Barletta, e il direttore marketing Errea, Luca Carra. «Spero che i nostri calciatori possano lanciarle spesso ai tifosi – aggiunge il presidente , in segno di affetto. Magari dopo una nostra vittoria». Atmosfera da grandi occasioni nella suggestiva Villa De Grecis, scelta per la presentazione. Tocca all’ex capitano, Defendi, indossare la maglia rossa (quella storica) con i bordi bianchi. Caputo, che ha appena ripreso la fascia, ha quella bianca coi bordi rossi. Tutta nera, con risvolti biancorossi, la maglietta di Stoian. Gialla la divisa del portiere, Micai. Fin da domani sera, per l’amichevole col Marsiglia, le nuove maglie saranno vendute in alcuni gazebo allestiti al San Nicola.

«Mi manda Inzaghi I miei gol per portare il Latina in Serie A» (La Gazzetta dello Sport)

“Il centravanti: «Potevo andare all’estero, ma c’è tempo Beretta mi ha voluto a tutti i costi, è una responsabilità»

Pippo Inzaghi pretese che tornasse dalla Sampdoria al suo Milan Primavera. Delio Rossi si fermava a spiegargli come muoversi sui calci d’angolo per fregare i difensori. Sinisa Mihajlovic — mancino come lui — gli svelò che il segreto sulle punizionibomba: era mirare un metro fuori la porta perché effetto, forza e modo di colpire, avrebbero aggiustato la traiettoria. Andrea Petagna piace alla gente… che piace, sa farsi voler bene, spinge a investire su di lui e tradisce mai. Beretta gli ha telefonato due volte per averlo, mentre Cesena, Crotone e Leeds se lo contendevano. «Quando ho lasciato il Milan Inzaghi, davanti la squadra, mi ha detto “Vai, fai tanti gol, torna presto e pronto per la A”. L’applauso dei compagni m’è rimasto dentro, m’è venuta la pelle d’oca». Super per Pippo A Latina arriva una punta grossa come un armadio, un pezzo di pane ma scaltro da capire come la vita non vada presa contromano. Una borsa di ghiaccio sulla caviglia («Quelli del Cittadella ci sono andati giù decisi… », sorride), la consapevolezza che sarà una annata da…guerra e pace. «Non ho paura delle difese di B, mi hanno marcato Terry e Cahill del Chelsea, il Manchester…». Un po’ si aspettava spazio da Inzaghi: «Forse è vero, ma ho bisogno di giocare anche per il mio fisico massiccio, e so che a Latina sarò sotto la loro lente di ingrandimento». Un Latina che gli piace («Tanti giovani, mix perfetto con gli anziani, ed è un gruppo che scherza, allegro, al Milan non si poteva farlo molto…»), che ha scelto lui perché in quel mese da titolare in A, alla Samp, con Rossi, aveva fatto vedere buoni numeri. «Stavo crescendo, imparando, poi andai con l’Under 19 per la qualificazione all’Europeo e persi ritmo, faticando poi a ritrovarmi ».


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