STAMPA – Caos Brescia tra esonero e fallimento

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Brescia, dal -6 allo spettro fallimento (La Gazzetta dello Sport)

“L e certezze sono due. Ivan Javorcic ha preso in mano la squadra e dovrà condur la in trasferta sabato a Catania. Gli stipendi di settembre e otto bre non sono stati pagati, la sca denza di ieri è passata invano, la conseguenza dunque è una sola: altra penalizzazione. Da 4 a 6. Arriverà quando arrive rà, ma quel fardello già pesa sulle spalle del Brescia. E non è il solo, visto che tutt’intorno è il caos. Il punto più basso in quasi 25 anni di gestioneCorioni. «Mio malgrado ho dovuto cam biare allenatore — dice Luigi Ragazzoni, amministratore unico dall’estate scorsa, che lu nedì aveva confermato Ivo Ia coni e martedì si è ritrovato a esonerarlo —. Avevo ancora fi ducia, ma l’ambiente ha inciso. Non è giusto che un allenatore sia criticato tutto il tempo. Una questione di dignità. Ho deciso di cambiare. Oltre ai risultati, che contano, le contestazioni dei tifosi sono state determi nanti». Come il pollice verso del proprietario, che resta Gino Co rioni, e l’ormai conclamata in comunicabilità fra squadra e panchina. Il feeling si era rotto da tempo, almeno per quanto riguarda diversi elementi cru ciali dello spogliatoio. «Ho dor mito poco, non solo per mia fi glia che ha 15 mesi — dice Ja vorcic, 35 anni, ex centrocam pista promosso dalla panchina della Primavera: ieri ha diretto il suo primo allenamento

Caos Brescia, via Iaconi La nuova guida è Javorcic (Brescia oggi)

L’abruzzese è stato esonerato da Ragazzoni, che l’aveva confermato il giorno prima Il croato promosso dalla Primavera: svolta gradita a Corioni e a gran parte della squadra

“Da Ivo a Ivan. Da Iaconi a Javorcic. Il Brescia si dà una nuova guida anche se non ha più neanche un soldo. Fotografia brutale di un momento paradossale. Moto più o meno inconsulto di un club che non rispetta le scadenze e colleziona penalizzazioni, ma l’allenatore lo cambia lo stesso. Come se questo bastasse a cambiargli il destino. La storia dirà se è stato l’ultimo colpo di coda di una deriva sconfortante. Alzi la mano chi si sarebbe aspettato tutto questo, un anno fa. Non il cambio di allenatore in sé: a Brescia è consolidata abitudine, durante la gestione Corioni. E i risultati non stavano più arrivando, con Ivo Iaconi. Il gioco è desaparecido da settimane, lo scollamento fra campo e panchina, fra squadra e tecnico, era ormai evidente. Ma a colpire è il modo. La tempistica. La logica di una scelta che non si sa bene a chi appartenga. Anche se gli indizi portano allo stesso Gino Corioni, che è sempre il proprietario, e agli stessi giocatori, che non sono nuovi a situazioni del genere. Di allenatori ne sono passati parecchi, in questi anni. E spesso, quasi sempre, chi è subentrato si è ritrovato a fungere da defibrillatore. A CATANIA PER IL BRESCIA siederà in panchina Ivan Javorcic. Per la prima volta alla guida di una prima squadra. Classe 1979, ex centrocampista, allenatore nel vivaio dal 2009, guidava la Primavera. Il suo vice sarà Stefano Preti. Javorcic è stato chiamato al nuovo ruolo «temporaneamente» (così il comunicato). Non proprio entusiasmante. Ma non è mancanza di fiducia: la prudenza deriva dal fatto che a Javorcic manca il patentino. Potrà usufruire di una deroga di un mese, dopodiché, se non l’avrà ottenuto, avrà bisogno di essere affiancato da qualcuno. Ma chissà a che punto sarà, questo Brescia, fra un mese.


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