STAMPA – Catania, Calaiò ‘rovescia’ la partita

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Il Catania e l’arciere Calaiò (Il Corriere dello Sport)

La 10ª giornata conferma che il campionato vive su un equilibrio costante. Quattro squadre in vetta e tante antagoniste potenziali senza identità. E se il Catania svolta facendo avvicendare sul dischetto Rosina e Calaiò

“Sannino, intanto, ringrazia l’arciere Calaiò che si sostituisce a Rosina dal dischetto e indica la strada a un Catania non ancora pronto per la B. E’, intendiamoci, una strada in salita. Ma una vittoria in certe condizioni è medicina essenziale.

VINCE SANNINO GRAZIE A CALAIO’ (Il Corriere dello Sport)

“La vittoria sul Vicenza ha evitato a Sannino l’ultimo posto nella storia del Catania in serie B. Furono 6 i punti conquistati (ricalcolandoli con i tre per la vittoria) nelle prime dieci giornate del 1939/40.

Una rovesciata ti cambia la vita (La Sicilia Web)

Il Catania si sblocca: 3-1 contro il Vicenza dopo un primo tempo avvilente. La svolta è una sforbiciata di Calaiò che innesca il gol di Cani a inizio ripresa. Poi due rigori (uno sbagliato da Rosina, l’altro segnato dall’attaccante ex Napoli) e la firma di Martinho, migliore in campo

“Anche una virgola può cambiarti la vita. L’imponderabile svolta di punteggiatura invocata da Sannino alla vigilia di Catania-Vicenza è una rovesciata di Calaiò all’inizio del secondo tempo, quando è ancora freschissimo il ricordo dei fischi del Massimino per una prima metà gara avvilente come poche, senza alcun tiro rossazzurro se non quello dello stesso attaccante al 46′, una bella punizione neutralizzata in volo da Bremec. Qualche minuto più tardi Calaiò quella palla alta in mezzo all’area potrebbe svirgolarla, invece di sforbiciare la virgola che corretta da un difensore si deposita sul piede di Cani a due metri dalla porta spalancata. Anche nel gol dell’albanese c’è un discreto segnale del destino, perché l’accanimento dei tifosi nei suoi confronti era ai livelli degli interisti con Gresko; dunque non sono trascurabili né il coraggio di Sannino nel giocarselo titolare né la personalità dell’attaccante nel sopportare un intero popolo ostile. L’1-0 di Cani (addirittura applaudito al momento della sostituzione: potere di una virgola) potrebbe essere davvero la variabile aggiusta-campionato che Pulvirenti e sottoposti prospettano da settimane per tenere a bada i tifosi inferociti. Segnato quello, infatti, il Catania molla finalmente gli ormeggi e gioca a calcio. Come non faceva da parecchio e come di sicuro non aveva fatto nel primo tempo, quando era sembrata una squadra tutt’altro che affamata, se si esclude la generosità di Martinho.

 


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