STAMPA – Catania in ascesa, serve il salto però!

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Catania in crescita, ma adesso Sannino chiede alla squadra un salto di qualità (La Sicilia)

“Mantenere la lucidità, massima e completa. Perché poco è stato fatto rispetto al tanto che bisogna fare. Che bisognerebbe fare, andiamoci cauti. Però sembra un Catania diverso, quasi un altro Catania, una squadra che ancora sbaglia qualcosa e paga (i due gol del Trapani gentili regali evitabilissimi avendo una concentrazione totale), ma anche un gruppo che sa reagire, che si batte, che lotta, che si danna l’anima. E che, soprattutto, riesce a mostrare anche tenuta atletica, forza fisica, capacità di arrivare sino in fondo. Proprio in quel fondo di partita dove il Catania sino a qualche settimana fa, aveva lasciato un patrimonio di punti, perdendo partite vinte, pareggiando partite che dovevano essere chiuse, naufragando in pochi minuti, con il fiato ormai corto e in pieno affanno, dopo avere retto per gli 80’ precedenti. Era il segnale più allarmante, indubbiamente, accanto ad alcuni atteggiamenti scellerati, cumuli di ammonizioni raccattate in maniera del tutto gratuita ed anche inutile, più stupidamente che per ingenuità, francamente. Anche qui la sensazione pare orientare oggi verso qualcosa di diverso, di migliore, di evoluto rispetto a quella fase raffazzonata ed in cui si procedeva a tentoni. Che cosa è successo? Tutto e niente, nel senso che è successo che le settimane sono passate consentendo, innanzitutto, di capire in che razza di campionato il Catania è finito. E’ successo, poi, che dall’onda impressionante di infortuni si è passati, progressivamente, a quella dei recuperi, dei ritorni in campo, di nuovi equilibri, in campo e fuori. Ed è successo, pure questo è successo, che, probabilmente, la società ha alzato ulteriormente il livello di attenzione, di guardia, di pressing, in una parola ha elevato il profilo della governance del gruppo, di tutto il gruppo. Oggi la squadra è più determinata in campo perché è più determinata fuori dal campo. Azzarderemmo anche l’ipotesi che gli ultimi arrivati, protagonisti assoluti come Alessandro Rosina ed Emanuele Calaiò, si sono interati con chi c’era con i compagni argentini. Anche qui, per quanto parliamo di fior di professionisti, non immaginare che servisse un margine di tempo indispensabile per generare sintonia e trovare la stessa lingua da parlare tatticamente in campo era un po’ pretenzioso.

Ascese e declini, bene Catania e Pescara. Perugia a picco (TMW)

“Quattordici partite rappresentano un terzo di Serie B. La situazione si mostra sempre molto equilibrata, e i primi due posti sono occupati da autentiche sorprese come Carpi e Frosinone. Loro sono anche le squadre che hanno ottenuto più punti nelle seconde sette giornate (rispettivamente 16 e 13), riuscendo a migliorare, così come il Livorno, il bottino delle prime sette. In quest’ottica, però, le squadre più in rimonta appaiono Catania e Pescara (entrambe 6 punti nelle prime sette e dieci punti nelle seconde). In ripresa anche il Vicenza, passato da sette a nove punti. Il declino più netto è quello del Perugia, che ha dimezzato i propri punti nella seconda parte di questo inizio stagione (14 e 7); percorso identico in negativo fra Modena e Ternana (10 e 5).


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