STAMPA – Così parla la serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

«Io, Stevanovic, buono per tutti gli usi» (La Gazzetta dello Sport)

“Nessuno ha la formula magica per far giocare bene e ottenere risultati. Quando devi assemblare una squadra quasi completamente nuova, poi, è inevitabilmente tutto più difficile. Ma se non sei un integralista o un testardo, e Devis Mangia non lo è, fai di tutto per migliorare lo stato di cose. Ebbene, la trasferta di Frosinone può aver segnato un bivio nella stagione del Bari. Il 442, per come lo hanno attuato finora i biancorossi, non ha infatti sortito gli effetti auspicati. E così, fin dall’inizio della settimana, il tecnico biancorosso ha provato e riprovato il centrocampo a tre, con tanto di annessi e connessi. Se le risultanze del lavoro in famiglia avranno soddisfatto Mangia, il nuovo assetto sarà battezzato già domani contro il Livorno di Gautieri.

«Tosto e imprevedibile ecco il mio Trapani» (La Gazzetta dello Sport)

Il tecnico Boscaglia «Bisogna essere pronti a giocare pure con 3 centrocampisti e non dare punti di riferimento»

“Il vento dell’alta classifica sospinge il Trapani. Regala un palpabile carico di entusiasmo e alimenta le attese per l’odierna gara esterna di Carpi (ore 19). Siamo appena alla 4a giornata, ma la formazione granata arriva a quest’appuntamento al 2° posto, ad appena due punti dalla capolista Perugia. Un eventuale successo farebbe provare l’ebbrezza del primato, da gustare per una notte. Un obiettivo parziale di grande prestigio, che non occupa però i pensieri di Roberto Boscaglia. Il tecnico granata, invece, è concentrato sui 90’ e sulla gestione di un gruppo che ha rinnovato tanto, negli uomini e nel modo di giocare. «Il Carpi è difficile da affrontare – spiega – perché pratica un calcio fisico, dinamico e concede poco. Attenzione, però: noi siamo pronti ad utilizzare le stesse armi».

Compleanno Galardo «Il regalo per i 38 anni? Il bis del 2005 a Bologna» (La Gazzetta dello Sport)

«Allora c’ero e fu una vittoria storica Spero di essere il capitano al Dall’Ara»

“Ha festeggiato 38 anni con i compagni di squadra prima della partenza per la trasferta di Bologna. Antonio Galardo, capitano e bandiera del Crotone, dei suoi 38 anni, 15 li ha trascorsi con la maglia rossoblù addosso sette giorni su sette, per citare un successo di Luca Carboni. Spera di poter continuare a regalare sogni e soddisfazioni a se stesso e ai tifosi. «Spero di poter continuare ad essere in forma come lo sono stato negli ultimi anni della mia carriera. È dal 18 di luglio che mi sto allenando intensamente con tutto il resto della squadra per mettermi sempre a disposizione del tecnico ». Ma intanto c’è la prima di due partite difficili che il Crotone dovrà sostenere anche se Galardo non teme né il Bologna e nemmeno il Catania. «Di partite facili in B non ce ne sono ma a Bologna devono sapere che siamo arrabbiati e amareggiati per la vittoria che ci è sfuggita sabato scorso. Non so se toccherà a me giocare – ricorda Galardo –. Credo che il Bologna troverà qualche problema nell’affrontarci».


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