STAMPA – Così parla la serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Carpi primo, ora il calcio è moda «La squadra un marchio che tira» (La Gazzetta dello Sport)

La città emiliana, capitale della maglieria made in Italy, si gode la vetta. Il patron Bonacini: «Qui c’è il culto del lavoro, ma teniamo i piedi per terra. Il Sassuolo? È molto diverso da noi»

” Nel 2008 il sondaggio di una tv locale chiedeva agli abitanti di Carpi di spiegare cosa ammiravano della loro città. Stravincevano maglieria e piazza dei Martiri, poi Dorando Pietri. Qualcuno, minimalista, aggiungeva: la palestra d’arrampicata e la pista da skateboard. Nessuna traccia del pallone, allora finito in Serie D e nell’anonimato. Dov’è oggi? Facile: rotola felice in questo microcosmo di creativi, il sorprendente primo posto in B è il nuovo marchio di fabbrica che va ad aggiungersi ai moltissimi nati negli anni. Il calcio non ha più bisogno di nascondersi dietro giubbotti e camicie trendy. Convive (e sopravvive) con loro e potrebbe cercarsi uno spazio autonomo. Perché, se arrivasse la promozione, pensiero folle per molti, Carpi avrebbe un motivo in più per essere celebrata. IL GRANDE Stefano Bonacini, il signor Gaudì, è il proprietario del club con Roberto Marani: 80 milioni di fatturato, 150 dipendenti. Una delle eccellenze di un distretto che compete con Prato e Biella: 1.500 aziende e circa 10 mila dipendenti. Nel suo gruppo gli effetti della crisi si sono sentiti in modo molto soft: ricavi invariati e nessun taglio occupazionale. «Diciamo che impieghiamo il triplo per fare le stesse cose che facevamo tre anni fa». Certo, sono lontani i tempi delle Ferrari in piazza, simbolo di una città di esibizionisti. Quando, primi anni Ottanta, in Inghilterra ci si chiedeva stupiti se con tutte quelle Range Rover vendute «Carpi fosse una zona molto paludosa». Oggi c’è una nuova generazione di imprenditori che gira il mondo a caccia di idee. Non più solo maglieria: abbigliamento in genere, cose giovanili. «Diciamo che quel benessere diffuso – spiega Bonacini –, ce lo siamo meritato tutto. Qui c’è il culto del lavoro, c’è gente che apre la ditta alle 8 del mattino e la chiude alla 8 di sera». Poi si gira e indica i poster delle promozioni appesi nel suo ufficio, dal 2009 a oggi: in D, in C2, in C1 e in B. «Tutto questo non si cancella, per il resto vedremo. Restiamo con i piedi per terra». Sarà fantacalcio, ma immaginiamo l’impossibile: che cosa cambierebbe se…?

«Bari ha fame e ambizione? Io ne ho di più» (La Gazzetta dello Sport)

Il nuovo tecnico Nicola va all’attacco «Darò tutto a chi è pronto a darmi tutto» Paparesta: «Ho voluto imprimere la scossa»

“Sa già tanto del Bari che dovrà diventerà suo. Davide Nicola ha studiato la creatura di Mangia e, ancor prima, aveva seguito con simpatia la corsa sfrenata della squadra di Alberti e Zavettieri verso il traguardo della promozione. «L’anno scorso si era creata la “chimica” giusta e io mi appassionavo un po’ per quel Bari: pensavo ogni tanto a Igor Protti, uno dei miei idoli, e a Joao Paulo, mamma mia che attaccante, che ho affrontato da avversario. Anche nel mio Livorno c’era una chimica straordinaria: io ho indicato la strada, poi i giocatori sono stati bravi ad arrivare in serie A. A Bari si rincorre un sogno, non sarà facile realizzarlo, eppure lo inseguo».


Be the first to comment on "STAMPA – Così parla la serie B"

Leave a comment