STAMPA- Così parla la serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Lasagna al sugo di gol Ma il Carpi non è sazio (La Gazzetta dello Sport)

“Da un po’ di tempo a questa parte a Carpi la lasagna non è più solo una prelibatezza della cucina locale. Ci ha pensato un ragazzo di 22 anni, che fa Kevin di nome («Piaceva a mamma e papà, mia sorella si chiama Sharon, però nessun riferimento ad attori americani») e per tutti ormai è KL15, a mettere d’accordo golosi e tifosi. Kevin Lasagna è il sogno nel sogno, l’uomo che meglio incarna lo spirito garibaldino del Carpi «castorizzato», che da 20 giornate domina la Serie B. Martedì l’attaccante mantovano (è di Suzzara) ha firmato il 2-0 sull’Avellino con una galoppata da quattrocentista, dribblando l’avanzato Gomis e poi depositando in rete sul fischio finale di Gavillucci. E’ il suo secondo gol in 17 gare (4 da titolare), alla prima stagione da professionista, arrivato nella notte del nuovo allungo da parte della capolista. «Ogni tanto mi chiedo se sto ancora sognando o se è tutto vero» ripeteva in sala stampa ai cronisti. Ma la domanda è un po’ quella che da mesi si fa anche il Carpi. Basta andare indietro nel 2010 per capirci: i biancorossi stavano risalendo faticosamente dalla D alla C2 (tramite i playoff) dopo 10 anni di assenza fra i «pro»; il 18enne Lasagna era ancora più in basso, al primo anno di Promozione coi Pirati del Mincio, il soprannome della squadra mantovana della Governolese. Il suo sinistro faceva già male ai portieri della zona, tanto che il primo ad accorgersene fu Davide Nicola, allora al debutto col Lumezzane, che dopo un provino diede l’ok per l’arrivo di Lasagna. «Poi però non se ne fece nulla – racconta l’attaccante che la scorsa estate ha firmato per 5 anni col Carpi – perché arrivarono alcuni giocatori dalla Primavera della Lazio e il mio trasferimento saltò».

La difesa di Falco «Trapani, zero gol però crea tanto» (La Gazzetta dello Sport)

“È allarme in casa Trapani: non vince dal 24 dicembre e il “tesoretto” di 30 punti del girone di andata comincia ad essere insufficiente per sperare di centrare la salvezza senza passare dalla lotteria dei playoff. I numeri, d’altro canto, sono impietosi. Il Trapani ha chiuso il girone di andata con 30 punti, con la cifra record di 42 gol al passivo ma anche di 37 all’attivo. Quest’ultimo dato in talune partite aveva compensato quello dei gol subiti, erano arrivate ugualmente le vittorie e la classifica sorrideva. Nelle prime nove partite del girone di ritorno invece i gol subiti sono stati 9 ed appena 2 quelli realizzati. Da sette partite l’attacco granata fa scena muta. Di positivo solo che nelle ultime 5 gare la difesa ha subito solo un gol e fatti 4 punti.

Rabbia Zampano «Sfiga a Pescara I 3 punti sabato» (La Gazzetta dello Sport)

“I ndigeribile la trasferta di Pescara, visto che il Crotone avrebbe meritato almeno il pari senza la solita distrazione che è costato il 15° k.o. stagionale. Giuseppe Zampano, tra i migliori in campo, non ci sta. «Abbiamo sfidato una squadra forte e blasonata e nessuno può smentirmi se dico che siamo tornati a casa senza punti dopo aver giocato la migliore gara in trasferta della stagione. Il rigore contro era inesistente ma nonostante tutto siamo riusciti ad rimettere in equilibrio la partita col gol di Ciano. Però la prodezza di Sansovini ha vanificato tutti i nostri sforzi». Per Zampano è stato un derby di… famiglia, visto che il fratello gemello Francesco gioca col Pescara. «Questa volta volevo vincere io, all’andata festeggiò Francesco. Per questa partita è venuto anche mio papà da Genova ma è destino che con mio fratello debba perdere».