STAMPA- Così parla la serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Ecco Cosmi: «A Brescia sono di casa Non merita di soffrire» (La Gazzetta dello Sport)

“Prima stagione: playoff virtuali. Seconda: playoff reali. Terza: esonero. Serse Cosmi domenica torna a Brescia e ritrova l’altalena di emozioni e amarezze che hanno segnato la sua carriera dal 28 febbraio 2007 al 25 settembre 2008. Ora che allena 1.200 chilometri più a sud («Trapani è l’ideale per lavorare, qui c’entusiasmo e si respira aria pulita»), ricorda così quei 19 mesi vissuti in equilibrio instabile. IL PASSATO Serse arriva in una situazione balorda: «La squadra era vicino alla zona playout, ma quello era un campionato terribile, difficilissimo con Juve, Genoa, Napoli. Trovo comunque giocatori di grande qualità, come Hamsik, Possanzini, Viviano». Cosmi raddrizza la classifica e chiude al sesto posto, ma i playoff non si giocano perché tra terza (Genoa) e quarta (Piacenza) ci sono dieci punti di differenza. Una beffa. «Però devo dire che mi sono proprio divertito». L’anno dopo, le cose vanno meglio: il Brescia finisce quinto, va ai playoff e in semifinale incontra l’AlbinoLeffe. E’ derby. «Vinciamo l’andata in casa con un gol di Caracciolo, ma quell’1-0 viene considerato quasi una sconfitta. Perdiamo serenità, si fanno sentire le assenze di Possanzini fermo dalla fine del campionato e Caracciolo, stirato, che al ritorno resta in panchina».

Curiale va all’attacco «Un Trapani motivato» (La Gazzetta dello Sport)

“I eri pomeriggio una partitella contro i dilettanti della Nuova Sancis di San Giuseppe Jato (10¬0 per i granata), utile solo per testare le condizioni dei singoli e, in particolare, di coloro reduci da infortuni e acciacchi vari. Stamani, col rientro in sede di Mattia Aramu, impegnato ieri a Lecco con l’Under 20 in Italia-Svizzera, si lavorerà in funzione della partita di domenica sera (ore 20,30) a Brescia. Serse Cosmi metterà a punto schemi, proverà soluzioni diverse in funzione degli uomini a disposizione, e inizierà (se già non lo ha fatto) a lavorare sul cervello dei giocatori. Perché a Brescia, al di là degli aspetti tecnico¬tattici, conterà l’aspetto motivazionale. CARICA Avere un buon impatto con la gara, contro una squadra che darà il tutto per tutto per togliersi da una situazione disperata, potrebbe rivelarsi decisivo: «La partita la stiamo preparando al meglio – dice l’attaccante Davis Curiale –. Veniamo da due ottime prestazioni e adesso vogliamo fare punti in trasferta altrimenti la situazione in classifica si complica. Ci troveremo di fronte una squadra arrabbiata, con tanti problemi. In questi frangenti però i giocatori non hanno niente da perdere. Sarà una partita molto dura, fisica. Noi dobbiamo essere bravi a sfruttare il loro momento negativo ed a portare a casa un risultato positivo. Io il Brescia l’ho già affrontato col Frosinone. Avevano gli stessi problemi di adesso ma abbiamo perso per 3¬1. Come dire, le motivazioni fanno la differenza».

E Stoian vuole un gol a colazione «A Perugia in campo per vincere Crotone da playoff come gioco» (La Gazzetta dello Sport)

“N on segnava da un Pescara¬Chievo: 17 marzo 2013. Era in A, ora col Crotone lotta in B, e Adrian Stoian ha offerto tutta la sua classe con un sinistro in diagonale che ha consentito di non soffrire nel finale col Brescia. Per il romeno il calcio italiano non ha più segreti: in B 55 presenze con tre maglie diverse Ha riprovato il gusto del gol, prova a non fermarsi più anche se, come afferma, le partite non sono per niente facili. «Specialmente quelle con inizio alle 12,30, specie se alla mattina ti alzi e trovi anche l’ora legale il che vuol dire giocare alle 11,30. Ma anche a Perugia giocheremo da Crotone». Giocare da Crotone, ovvero un marchio di fabbrica che da qualche anno i rossoblù sfoggiano orgogliosi. «Noi siamo l’unica squadra della bassa classifica che gioca eoffre un calcio da zona playoff – spiega Stoian – e adesso che il gruppo si amalgama, assimilando noi rinforzi di gennaio il gioco del mister sono sicuro che tutto cambierà». Intanto c’è da giocare a Perugia senza Torregrossa che per Stoian è un valente compagno di reparto