STAMPA – L’attacco è bello, la difesa balla

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

atania, l’attacco gira Le frecce di Pellegrino (La Gazzetta dello Sport)

Rosina e Martinho super, e anche senza Calaiò tante soluzioni

“Neanche il tempo di cominciare e il Catania deve già ridisegnare il suo assetto offensivo. Peccato, perché proprio l’attacco è stato il reparto che ha funzionato meglio sabato sera nel debutto di campionato contro il Lanciano. Il settore più avanzato è andato ben al di là delle più rosee prospettive, se si eccettua Castro che è stato l’unico a sfigurare. Non a caso i 3 goleador della serata sono stati proprio Calaiò, Rosina e Martinho, autore di 2 reti in 2 gare consecutive al Cibali, se ci mettiamo pure quella del successo di Coppa Italia contro il Südtirol. Ma il centravanti palermitano si è fatto espellere nel concitato dopopartita culminato in una mega rissa a metà campo di cui han fatto le spese proprio la punta rossazzurra e Grossi […]Ma ci potrebbero essere anche altre possibilità, sia utilizzando questo stesso modulo, che col 433, per esempio avanzare Rosina ed escludere Castro, sempre con Cani prima punta e inserire Calello a centrocampo o in alternativa Almiron qualora fosse del tutto recuperabile dopo l’infortunio di Cagliari. Altra alternativa per Calaiò: lo sloveno Barisic, classe ’95, che la scorsa stagione si è ben comportato nella Primavera del Milan. Senza dimenticare Leto, che sabato scorso è entrato a un quarto d’ora dal termine e il cui unico limite al momento è proprio quello della tenuta, motivo per cui è più facile immaginare per l’argentino un inserimento a partita in corso.

La difesa che balla (La Sicilia 1 Settembre 2014)

“utti fortemente disorientati, diciamolo. Con stati d’animo oscillanti, partendo dall’euforia per una squadra che quando avanza e gioca al calcio è energica, è divertente, frizzante, veloce, capace anche di concretare la sua manovra e andare spesso al tiro. Avesse sfruttato bene le occasioni che ha generato (Castro soprattutto e sopra a tutti), parleremmo d’altro oggi. Ma quello stesso stato d’animo cambia, per deragliare rapidamente nello scoramento e nei dubbi quando si pensa a quei tre gol presi e a quelli che per puro miracolo sono stati evitati. Troppi i tre gol, troppe le chance concesse ad un pur buon Lanciano, troppe le amnesie, le distrazioni, i ritardi negli interventi, nelle coperture… Potremmo cominciare, il concetto è chiaro. Qualcosa non ha funzionato, parecchie cose, anzi. Perchè? E’ questa la domanda del giorno, che attenua quell’euforia per la brillantezza del gioco della squadra, ma, naturalmente, non deve né avvilire né deprimere. Né far paura. Bisogna semplicemente capire che cosa è successo, che cosa succede e che cosa succederà.


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