STAMPA- L’orgoglio di Nicchi (AIA), la difesa di Moscati

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

«Truccare una partita? Mai La mia morale me lo vieta» (Il Tirreno)

“La camicia bianca le iniziali cucite e le maniche tirate su fino a sotto il gomito. I bermuda blu notte come il suo umore. L’abbronzatura ricordo degli ultimi giorni spensierati trascorsi a Mykonos prima di quell’avviso di garanzia recapitatogli dalla Procura di Catania. Marco Moscati, il centrocampista del Livorno tirato dentro per il numero di maglia nella brutta storia delle partite truccate, si difende e lo fa affidandosi a un comunicato che lui stesso legge nell’afa opprimente dello stadio Armando Picchi. Lo accompagna il direttore generale degli amaranto, Paolo Armenia. «Lunedì Marco ci ha chiesto di convocare una conferenza stampa e noi abbiamo subito aderito alla sua richiesta. Il ragazzo parla a titolo personale». Parola alla difesa. «Ho convocato i giornalisti – dice subito Moscati – perché voglio metterci la faccia. Non mi sarei sentito soddisfatto se il comunicato fosse stato pubblicato solo sul sito della società. Non è questione di coraggio. D’altronde che coraggio deve avere uno che è pulito?».

Nicchi, “arbitri lontani da nefandezze” (Corrierequotidiano)

“ “La cosa che piu’ ci deve inorgoglire e’ il fatto che ancora una volta gli arbitri siano fuori da ogni schifezza e nefandezza che stiamo vivendo ancora una volta nel calcio”. Lo dice il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, in merito ai recenti scandali di combine emersi dalle inchieste di Catanzaro e Catania. “Questo – ha precisato il capo degli arbitri – e’ un momento particolarmente delicato per il calcio italiano. Il momento arbitrale purtroppo coincide con un momento molto negativo che avvolge il sistema calcistico italiano in questo momento. In controtendenza con cio’, gli arbitri hanno dimostrato di essere i garanti del gioco e ancora una volta non solo tengono in piedi il sistema calcistico ma lo aiuteranno anche a uscire da un momento cosi’ delicato”. Secondo il presidente dell’Aia “questo non accade casualmente ma e’ frutto di un grande lavoro. Arbitrare una finale di coppa del mondo o di Champions League non e’ una cosa casuale.