«Akragas indebolito, Catania rinforzato». Gelo presenta sfida dell’Esseneto

Fonte: CalcioCatania.it
Angelo D. Giuffrida

Con l’approssimarsi della sfida che si giocherà domenica allo stadio Esseneto di Agrigento, MondoCatania ascolta e ringrazia Angelo Gelo (direttore di AgrigentoWeb.it), che risponde ad alcune domande sul prossimo avversario dei rossazzurri: l’Akragas.

Un bilancio del campionato sin qui disputato dall’Akragas?
«L’Akragas ha iniziato discretamente bene considerato che l’obiettivo era disputare un campionato tranquillo valorizzando i giovani ed avvalendosi del contributo di alcuni giocatori di maggiore esperienza. Tutto è cambiato in occasione del calciomercato invernale con la cessione o la rescissione del contratto di buona parte degli atleti più “anziani”. Attualmente l’Akragas dispone di molti giovani di poca esperienza quindi è evidente che gli obiettivi di stagione sono mutati».

Com’è cambiata la squadra agrigentina rispetto alla gara d’andata al Massimino?

«La squadra è cambiata notevolmente. Con la cessione di Zanini al Catanzaro l’Akragas ha perso uno dei giocatori più validi in rosa. E’ andato via anche il capitano Marino, atleta fondamentale nello scacchiere difensivo, e l’attaccante Gomez autore di sei reti. E’ quindi una formazione che si è decisamente indebolita. Occorre quindi vedere come l’undici di Di Napoli affronterà la restante parte del campionato e quale apporto potranno dare i nuovi acquisti Bramati e Klaric».

Qual è la situazione infortunati ed indisponibili?

«Non si registrano gravi defezioni a parte gli infortunati di lungo corso: l’attaccante Aveni (ex Catania, ndr) ed il difensore Scrugli. Tra gli attaccanti, Salvemini ha ritrovato la condizione mentre Klaric lavora in differenziato per mettersi a disposizione il prima possibile».

Il derby arriva in un momento di difficoltà per squadra e società. Quanto la situazione societaria può al momento ripercuotersi sulle prestazioni della squadra?

«Mister Di Napoli sta cercando di tenere il più possibile la squadra concentrata sul campo al fine di evitare che le situazioni societarie influiscano sul rendimento dei giocatori. Inevitabilmente le questioni extracalcistiche non creano una situazione di tranquillità in seno alla squadra. Gli atleti in ogni caso sanno che la società farà in modo di ottemperare gli impegni assunti. La situazione societaria è in divenire ma non dovrebbero esserci novità sostanziali da qui alla fine del torneo».

Un suo giudizio sulla stagione del Catania e sulla recente campagna acquisti

«Il Catania è partito in sordina rispetto alle aspettative che sono evidentemente importanti. La pressione su squadra e società è sempre molto elevata. Mister Rigoli ha fatto bene ad Agrigento permettendo alla squadra di salvarsi in anticipo ma è chiaro che allenare a Catania è tutt’altra cosa. Credo comunque che con il mercato invernale la squadra rossazzurra abbia fatto dei passi da gigante e si sia notevolmente rinforzata. Al momento attuale è un undici di tutto rispetto con giocatori che hanno anche giocato nella massima serie. E’ il caso di Giovanni Marchese e del centrocampista Biagianti. I nuovi acquisti Pozzebon e Tavares sono molto validi e la partita contro il Matera ha dimostrato che il Catania dirà sicuramente la sua nella parte restante della stagione».

Quali atleti, da una parte e dall’altra, potrebbero decidere le sorti della gara?

«Difficile scegliere tra i rossazzurri chi potrebbe risultare decisivo. Potrebbe essere l’ex Di Grazia che vorrà dimostrare di essere un giocatore all’altezza della situazione. Tra l’altro è lui ad aver realizzato una rete nella partita dell’anno scorso contro i rossazzurri e vorrà ripetersi andando in gol contro gli ex compagni di squadra. Stesso discorso per l’Akragas. Con il Fondi è stata decisiva una giocata di Sicurella ma onestamente è complicato dire chi potrebbe essere determinante per le sorti del match».