Colucci e Doronzo promuovono il Catania: «Calciomercato da otto»

Redazione

«Il calciomercato del Catania è da otto», dicono all’unisono Giuseppe Colucci e Piero Doronzo. Il direttore generale dal Foggia e il direttore sportivo della Fidelis Andria commentano per MondoCatania le mosse dei colleghi Pietro Lo Monaco e Christian Argurio. «È il direttore il miglior acquisto», sostiene l’ex calciatore rossazzurro. Ma questo è solo il più recente dei complimenti fatti dagli addetti ai lavori allo staff di mercato del club etneo.

La porta dell’hotel milanese di Rogoredo, da dove sono passati tutti gli affari fatti nell’ultimo giorno di trattative, è stata chiusa da poco.  «Il Lecce, il Matera e anche il Foggia hanno fatto un mercato importante», commenta al telefono il dirigente della Fidelis Andria. E il Catania? «Ha fatto colpi importanti, come Pozzebon che resta uno degli affari più grossi portati a buon fine in questa sessione di calciomercato». Il trasferimento al Catania del centravanti è stato ufficializzato solo a poche ore dal termine delle trattative. «I dirigenti del Catania sono stati bravi a capire subito le esigenze del Messina, intavolando uno scambio importante e intelligente», commenta Colucci.

Oltre al probabile nuovo numero nove, nel corso di gennaio al Catania sono arrivati anche Marchese, Baldanzeddu e Tavares.  «Il Catania era già una squadra forte ed è stata rinforzata ulteriormente. Purtroppo… – ammette Doronzo – perché è una nostra concorrente per i playoff». Paolucci, Bastrini e Calil sono invece i nomi più altisonanti che sono andati via. Russotto, invece, è rimasto nonostante la corte del Foggia che fino all’ultimo ha provato a convincere il Catania a cederlo. «È un giocatore forte, importante – spiega Colucci – e Lo Monaco, comprensibilmente, non ha voluto privarsene». Un affare sfumato, come per l’addì è stato il tentativo di riportare Lodi a Catania.

Anche nell’ultimo giorno utile per il suo trasferimento, la confusione ha regnato sovrana attorno al destino dell’ex regista rossazzurro che alla fine è rimasto all’Udinese. Neppure chi ha vissuto da vicino la vicenda, a caldo, ne era venuto a capo. «Non ha firmato col Catania?», domanda sorpreso Doronzo. No. «Ma quindi è andato a Ferrara?», chiede d’altra parte Colucci. No. «Avevo letto il contrario – ammette il diggì del Foggia – Penso che se avesse risolto il contratto ci sarebbero state buone probabilità di accarsarsi al Catania». E così, magari, il voto dato al calciomercato del Catania dagli addetti ai lavori sarebbe salito a dieci.