Fonte: Goal.com - Getty
CATANIA – In una lunga ed esclusiva intervista al quotidiano La Gazzetta dello Sport, l’addì del Catania Pablo Cosentino torna a parlare e rispondere sul calciomercato condotto nel corso di questa estate. Lavoro funzionale a metter in mano a Maurizio Pellegrino, allenatore, un organico competitivo oltre ogni dubbio, all’altezza dei pronostici e delle previsioni che danno e vogliono il Catania come grande favorito per la promozione diretta in serie A. Obiettivo dietro al quale né il tecnico né alcun rappresentante della dirigenza etnea sé mai nascosto. Il Catania vuol tornare subito in serie A. Per riuscirci, pronto un altro colpo a sensazione sul calciomercato. Arriverà dal Chievo Verona. Chiusa invece la porta all’ipotesi di un nuovo innesto come centravanti. Si punterà su di un giovane già in rosa e che, in serie B, la scorsa stagione, ha mostrato numeri importanti sebbene solo nel finale di torneo.
Per l’intervista integrale rimandiamo al giornale in edicola. Di seguito, alcuni estratti.
“Lazarevic è un esterno offensivo. Gioca nel Chievo. Confermo, sarà il nostro ultimo obiettivo da centrare sul calciomercato – esordisce così Pablo Cosentino – Se la trattativa andrà in porto, ritengo che l’organico sarà a posto. Fatto ciò, posso ritenermi del tutto soddisfatto per il lavoro svolto nel corso di questa sessione di calciomercato».
Nessuna novità in vista per quel che riguarda il centravanti alternativo a Calaiò, che anche Pellegrino ha ‘chiamato’.
“Abbiamo Çani. D’altronde non ho mai pensato di cederlo nonostante le diverse richieste arrivate da squadre di B. Talmente ferma è la nostra intenzione che non l’ho neanche convocato per girargli le notizie relative alle squadre che lo volevano. In questa fase della stagione non si è visto in amichevole perché, come del resto tutti gli altri, ha svolto un lavoro atletico personalizzato“.
Il fiore all’occhiello della campagna acquisti estiva?
“Il ritorno di Rinaudo che per me rappresentava l’obiettivo primario e poi Rosina il cui valore non si discute. Quando ho preso Chrapek non immaginavo che avremmo perso il nostro capitano, ma l’offerta del Chievo per Izco era irrinunciabile”.
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