«Grandissima pressione sul Cosenza»: Nardi e la sfida di sabato col Catania

Fonte: ilcosenza.it
Angelo D. Giuffrida

Con l’obiettivo di approfondire la conoscenza del Cosenza ed introdurre i temi della gara di sabato, MondoCatania si avvale del contributo di Alfredo Nardi, capo servizio della redazione sportiva del Quotidiano del Sud.

Che giudizio si può dare, al momento, sul campionato del Cosenza?

Il giudizio è positivo se si guarda alla posizione di classifica nel suo complesso. Ad inizio stagione la società ha dichiarato di voler migliorare il risultato ottenuto nella scorsa stagione, ovvero il quinto posto. Per il momento esiste ancora la possibilità per farlo. Le prestazioni e i risultati altalenanti delle ultime settimane hanno però minato più di qualche certezza, sia in relazione alla condizione psicologica della squadra, sia per i dubbi sollevati circa il reale rafforzamento della rosa operato nel mercato estivo.

Come si schiera, di solito, l’undici calabrese? Quale reparto è riuscito a dare finora maggiore affidamento?

Il modulo che Roselli ha utilizzato fin dal suo arrivo a Cosenza (ottobre 2014) è stato il 4-4-2 o anche il 4-4-1-1. Solo in questa stagione, per via delle caratteristiche dei calciatori a disposizione, ha provato il 4-3-3, anche se ha alternato i due moduli di volta in volta e anche a gara in corso. Il reparto che con lui storicamente è sempre stato affidabile è quello difensivo. In questo campionato, però, il pacchetto arretrato, per via anche di alcuni infortuni, sta soffrendo di più rispetto alle due stagioni precedenti.

Può indicarci quali sono le caratteristiche dei due attaccanti Gambino e Baclet?

Gambino è la classica punta centrale, che ama battersi in area avversaria e sulla tre-quarti, fare alzare la squadra e “spizzare” la palla. Ha un buon fiuto del gol, ma spesso è servito poco. Baclet ha più fantasia, non è propriamente una prima punta, ma ama svariare su tutto il fronte avanzato. Diciamo che è a metà tra una prima punta e una seconda punta.

Dopo l’inopinata sconfitta patìta a Siracusa delle critiche sono state mosse a mister Roselli. Si tratta di critiche giustificate ovvero bisogna cercare altrove le ragioni della sconfitta?

Le critiche mosse a Roselli rientrano più in generale in quelle per le quali il tecnico rossoblù ha spesso avuto il dito puntato contro, ovvero di praticare un calcio rinunciatario e difensivista, accusa che lui ha sempre rispedito al mittente. Per quanto riguarda lo specifico di Siracusa, la sconfitta è da addebitare più che altro ad una condizione psicologica della squadra, al momento non al top. Una squadra che non spicca particolarmente per personalità, soprattutto quando ha di fronte le squadre “cosiddette” piccole. Da capire ancora se vi sia la giusta sintonia tra tecnico e squadra stessa, sintonia che non sembra più quella delle scorse stagioni e della prima parte di questo campionato.

Volgiamo lo sguardo all’impegno contro il Catania. Entrambe le squadre, per diversi motivi, cercano il risultato pieno. In che modo questa esigenza può condizionare il match? 

Per quanto riguarda il Cosenza, la pressione sarà grandissima. Non certo quella della piazza, che almeno finora ha lasciato lavorare in pace i rossoblù. L’esigenza di fare risultato a tutti i costi è però un fattore molto pericoloso, soprattutto se si parla di una squadra (il Cosenza, appunto) che non spicca per carattere.

Crede che mister Roselli opterà cambiamenti rispetto all’ultima partita? Se si, quali?

Gli allenamenti settimanali dicono che qualcosa potrebbe cambiare, ma si tratta più di un sentore, al momento non supportato da fatti concreti. Quel che è certo è che Roselli difficilmente, finora, ha cambiato più di due o tre pedine da una partita all’altra.

Può esprimere un parere sull’undici siciliano? Cosa manca a suo avviso ai rossazzurri per poter fare il salto di qualità?

Formazione molto bene assortita e con elementi di categoria superiore. Non ho conoscenze profonde del Catania, ma ad intuito posso dire che forse qualcosa di più concreto manca in avanti o tra centrocampo e attacco.

Quali atleti, tra rossoblù e rossazzurri, potrebbero fare la differenza in un match che si preannuncia equilibrato?

Per quanto riguarda il Cosenza, Mungo e Statella sono quelli che riescono spesso a creare i pericoli maggiori; tra i rossoazzurri Mazzarani, Di Grazia e Anastasi su tutti

Indipendentemente dal risultato ottenuto sul campo quale tra le squadre scese in campo a Cosenza ha maggiormente impressionato?

Sicuramente la Virtus Francavilla, squadra veloce e tenace. Non solo molto motivata, ma anche tecnicamente in possesso di buoni numeri.