Lo Monaco, rabbia per rinvio Catania-Fondi: «Danno per noi. Grazie Prefettura e Renzi…»

Marco Di Mauro


La Prefettura di Catania ha ottenuto, dalla Lega Pro, lo spostamento della partita Catania-Fondi. Per ragioni di ordine pubblico, relative alla concomitante visita di Matteo Renzi alla festa de l’Unità – che si svolge alla villa Bellini – la gara è stata posticipata da domenica 11 settembre a mercoledì 28 settembre alle ore 20.30. «Giocheremo cinque partite in quindici giorni, delle quali quattro fuori casa – lamenta, a MondoCataniaPietro Lo Monaco, amministratore delegato del Calcio Catania – Per noi è un danno, lo subiamo dicendo grazie alla Prefettura e grazie a Renzi».

Saltata la gara contro il Fondi, questa domenica il Massimino resterà deserto. I rossazzurri dovranno però sostenere un extra sforzo tra il quarto e il settimo turno del torneo, quando scenderanno in campo cinque volte in 15 giorni. Il recupero della sfida col club laziale è infatti stato fissato tra la sfida interna con l’Akragas e la trasferta a Taranto. Prima di queste due sfide, il Catania sarà impegnato nel doppio turno esterno: mercoledì 14 contro la Reggina, la domenica seguente contro il Matera. «I destini di un’azienda, evidentemente, non contano niente. È più importante fare un congresso – continua amareggiato il dirigente del Catania – La Lega non ha potuto spostare la partita al giorno seguente, il lunedì, perché altrimenti avrebbe dovuto spostare anche quelle del vicino turno infrasettimanale, che si gioca mercoledì. Quindi, per scombussolare il meno possibile il calendario, è stato deciso di posticipare Catania-Fondi al 28 settembre».

Il Catania sostiene di avere già subito anche un altro danno, ma sul campo della Fidelis Andria. In occasione dell’ultimo impegno di campionato, finito 0-0, a Michele Paolucci è stato negato un calcio di rigore apparso chiaro anche agli avversari. «Si tratta di una grande topica  –  ritiene Lo Monaco – L’arbitro aveva le bende agli occhi, forse. Impossibile non vedere un rigore macroscopico come quello su Paolucci, altrimenti. Tra l’altro il contatto è avvenuto sotto i suoi occhi, quindi poteva valutare al meglio l’accaduto». L’episodio avrebbe potuto indirizzare la partita: «Rigore, espulsione del portiere e partita chiusa», afferma sicuro il dirigente del club etneo. Il pareggio tuttavia non è fonte di scontento: «Lo ritengo un punto ottimo. È stata una partita di grande agonismo generale, e il Catania ha risposto adeguatamente. Abbiamo avuto le occasioni per chiuderla, in altri casi bisogna ammettere che abbiamo rischiato di soccombere per errori nostri».