Marcolin: «Ho voluto rischiare. Buono l’approccio, peccato per il risultato»

Veronica Celi

BOLOGNA – Dario Marcolin, allenatore del Catania, in conferenza stampa commenta il match contro il Bologna, vinto dagli emiliani per 2-0:

«Penso che fosse il momento di rischiare. Si trattava di una partita che avrebbe potuto avere l’effetto bomba. Abbiamo fatto una buona gara dal punto di vista del palleggio e del possesso. Sono contento dell’atteggiamento dei ragazzi, non del risultato.

Fino alla trequarti abbiamo fatto bene. Ci è mancata qualcosa nella verticalizzazione centrale. Siamo stati imprecisi, soprattutto nell’ultimo passaggio. Belli, ma poco pratici.

Sono soddisfatto di quello che ha fatto la squadra. Anche 10 contro 11 eravamo nella metà campo del Bologna. Oggi si è assistito a una partita di Serie A, per il gioco espresso da entrambe le formazioni. Si trattava di un esame. Potevamo stare più attenti nell’occasione del primo gol subito. Quello ha spaccato la partita. Pensiamo già al Livorno.

Non so cosa Calaiò abbia detto all’arbitro. Mi dispiace. Avevo appena fatto uscire Maniero. Avevamo conquistato la metà campo del Bologna, stavamo creando qualcosa. E’ stato un peccato.

Martinho ha bisogno di giocare per guadagnare condizione fisica. E’ entrato abbastanza bene in partita. E’ bravo, ha un passo diverso dagli altri.

Non dimentico da dove siamo partiti. Ci sono insidie dietro ogni angolo. Rispetto a molte altre trasferte, la squadra ha giocato a viso aperto. Stiamo andando verso la direzione giusta se si considera il carattere che i ragazzi stanno dimostrando e l’efficacia di alcune giocate nelle precedenti partite.

Non credo che il Catania debba dimostrare qualcosa. C’è spirito di sacrificio. Affrontiamo con serenità la gara contro il Livorno. Sarà difficile perchè i toscani lottano per i play-off. Hanno un organico importante. Inoltre dovrò tener conto delle varie defezioni. Dobbiamo conquistare i tre punti e finire bene questo campionato.

Sia in casa che fuori abbiamo cercato di far la partita. Si dice che la miglior difesa è l’attacco. Non abbiamo neanche sofferto tanto.

L’espulsione ci ha penalizzati. Avevo intenzione di allargare la squadra ma non ho potuto. Il Bologna ha difeso bene, ordinato. Al di là di questo però devo capire se siamo stati noi poco incisivi o abbiamo incontrato una squadra che ci ha concesso poco.