«Scippati dall’arbitro. Punizione 1-1 inesistente e poi…», parla solo Lo Monaco

Redazione

BISCEGLIE – Al termine di Bisceglie-Catania il club rossazzurro ha stabilito il silenzio stampa per tutti i suoi tesserati. Nel dopo gara parla solo il direttore generale del Calcio Catania, Pietro Lo Monaco. Il dirigente rossazzurro risponde così a Globus Television.

«Il Bisceglie ha pareggiato su una punizione inventata dall’arbitro. Il Catania ha fatto una grandissima partita, ha fatto anche il gol del 2-0 regolare. Solo la giornata infelicissima dell’arbitro ci ha scippato la partita. Il Catania ha dominato la partita per 90′. Non c’entrano sostituzioni né niente».

«Legittimo, a 10′ dalla fine, l’intenzione di Lucarelli di non fare fesserie e coprirsi visto che l’arbitro non era nella sua migliore giornata. E lo ha dimostrato dando la punizione inesistenze dell’1-1. E poi c’era un rigore nettissimo su Curiale, poco dopo. Invece non ha visto il gol regolare di Ripa e invece ha assegnato un rigore inesistente al Bisceglie. Ci sono indizi sfacciati. C’è in ballo in sentimento della città, dei calciatori. Vederci scippata una partita sacrosanta per la conduzione di gara mi fa andare fuori di testa. Non ci sta. Ne ha combinata una più del diavolo. Andrebbe fermato per tanto tempo».

L’addì, qualche minuto dopo, interviene anche su Ultima Tv.

«Il silenzio stampa nasce dal pericolo di avere tanti squalificati. Preferiamo stare zitti e affidare alla voce della società il pensiero che manifesteremo alla ripresa degli allenamenti. Era giusto e corretto che si evitasse di creare ulteriori problemi».

«Il Catania ha dominato. Abbassarsi negli ultimi 10 minuti fa parte della logica del gioco. Il Bisceglie non ha creato problemi. Il problema è venuto da un fallo insistente segnalato dall’arbitro, che è stato l’ennesimo di una partita costellata di errori. Abbiamo subito un rigore ingiusto, ci hanno annullato il 2-0 regolare e non ci hanno dato due rigori a favore. Avere pareggiato per colpa di un ragazzo con la divisa di arbitro addosso è una mutilazione all’entusiasmo della nostra gente. Non è possibile perdere tre punti per colpa di una giornata nerissima dell’arbitro. E non dico altro perché rischio una squalifica di 200 anni».

«Rabbia, amarezza ma non molliamo di una virgola. Fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata non molleremo. Il Lecce gioca per vincere, l’Andria gioca per la salvezza. Che devo aspettarmi? Giocheranno la partita. Hanno interesse ambedue a giocarsi la partita».

«Avevamo anche fatto il 2-0, il direttore ha detto che era irregolare. Non c’è stato dato neanche il rigore su Ripa nel primo tempo».