Noi con la voce: «Aspettando il vero Catania!»

Azzurra Valenti

Sui due piatti della bilancia rimpianti e speranze. I primi pesano più dei secondi. Perché si è consapevoli delle potenzialità rossazzurre. Ma ultimamente scendono in campo di rado. Non è il talento, né la tecnica a mancare. E’ l’atteggiamento ad essere sbagliato. Tutto di recuperabile, però. Ne è pienamente convinto Salvo Margaglia, tifoso del Catania, protagonista questa settimana della nostra rubrica “Noi con la voce”.

Un pari contro una delle big della Lega Pro, il Foggia, soddisfa o lascia tanto amaro in bocca?

«Lascia tanto amaro in bocca. Partita non giocata.

Dal test contro i satanelli, quali gli aspetti negativi emersi, le lacune da colmare?

«Gli aspetti negativi sono da ricercare nel mancato approccio alla gara, come già detto, non giocata. Le lacune sono riscontrabili soprattutto a centrocampo. Poco fraseggio, zero idee, zero inserimenti e nessuna assistenza alle punte.

Quali, invece, le sfaccettature positive, da riproporre prossimamente?

«Da rivedere ancora Rossetti. Poco assistito. Ma il ragazzo è giovane, ha talento e va premiato.

Quanto ha contribuito nel complesso del gioco e delle prestazioni rossazzurre, il giovane Rossetti in avanti dal primo minuto?

«Come già detto, va rivisto. Nel vero Catania di inizio stagione potrebbe risultare l’arma in più.

Contro la Lupa Castelli Romani che gara ti aspetti? Un Catania sfacciato anche se in trasferta? O più cauto e dedito alla difesa?

«Mi aspetto il Catania! Quello che corre, suda, crea e vince!