Noi con la voce: «Fiducioso a metà sulla dirigenza. Evitare una rivoluzione totale»

Alessia Lo Monaco

Cosa non ha funzionato?

Secondo te cosa non ha funzionato questa stagione? All’inizio Lo Monaco aveva detto che il Catania doveva salire in B e che i presupposti c’erano tutti.

Il Catania nell’ultima stagione paga caro tre situazioni:  l’aver iniziato il campionato dalla quarta giornata; aver sottovalutato il campionato, perché sulla carta il girone C di quest’anno si presentava con squadre molto meno attrezzate degli ultimi tre anni; infine un mercato fatto a metà che ha sofferto uno stop per la questione ripescaggi, ma che non ha visto neanche l’acquisto degli interpreti tattici che chiedeva mister Sottil.

Ci si è ritrovati con giocatori inutili alla causa, vedi Scaglia, Barisic, Rizzo, Angiulli, altri da cui ci si aspettava di più e abbiamo affrontato un girone di ritorno senza terzino sinistro, senza un buon ricambio sulla corsia di destra, senza le stesse sicurezze in difesa dell’anno prima, senza fraseggio e gioco a centrocampo, e senza giocatori tecnici in grado di fare la differenza (Sarno escluso);

È sotto gli occhi di tutti che la squadra non ha poi avuto forza mentale. Secondo me i giocatori non sanno chi comanda o chi tiene in mano lo spogliatoio e la squadra sia dal punto di vista tecnico che mentale. La società mi è sembrata spesso confusa, non decisa, non prende spesso posizione pubblicamente nei momenti neri, cerca di deviare altrove l’argomentazione del momento. Finché la figura dell’allenatore sarà così poco difesa e valutata da questa società i giocatori non potranno mai remare coesi mentalmente verso un unico obiettivo.