Noi con la voce: «Mentalità giusta, ma pensiamo alla salvezza»

Veronica Celi

L’ennesimo 0-0 non cancella sorrisi e fiducia. Piace il gioco, il carattere, gli interpreti, le scelte del tecnico. Tutti tasselli di un puzzle che i tifosi rossazzurri non possono far altro che apprezzare. Succede così che anche le sbavature diventano punti di partenza, e non fonte di rammarico. Da questo Catania ci si aspetta tanto. Si ha la consapevolezza di poter volare alto. Ma si preferisce restare coi piedi per terra. Le parole di Luca Pollino, protagonista della nostra rubrica “Noi con la voce”, confermano appieno questa filosofia.

Quanto può star stretto al Catania il pari contro il Cosenza in termini di mentalità e classifica?

«Se guardiamo la classifica sono due punti persi. Il Catania ha dominato un’intera partita mancando, purtroppo, solo il gol. Per ciò che concerne la mentalità, è questa la strada giusta da percorrere. Sono certo che il pareggio farà capire che tutte le partite che si giocheranno al Massimino saranno un copia/incolla della gara contro il Cosenza: undici avversari dietro la linea della palla a difendere lo 0 a 0.

Già da due gare consecutive l’attacco rossazzurro non va a segno. Cos’è mancato?

«In attacco, al momento, manca il vero Calil: gioca fuori ruolo, e quando capitano quelle palle da mettere dentro, le manca clamorosamente. E’ evidente che è adattato. Speriamo di poterlo vedere all’opera nel suo ruolo, e di capire quanto potrà essere importante Plasmati nell’economia del gioco rossazzurro.

Turn over sì, turn over no? Meglio affidarsi ai soliti, o le seconde linee danno tanto quanto i titolari?

«Il turn over lo reputo indispensabile dato che il Catania sta giocando quasi ogni tre giorni. Inoltre quest’anno ho potuto notare che si può contare davvero su 25 papabili titolari. Credo, però, che quando si tornerà a disputare solo una partita a settimana, mister Pancaro punterà su 15/16 punti fissi.

Garufo o Parisi: chi vedi meglio sulla fascia?

«Garufo conosce bene la categoria, Parisi deve ancora crescere e maturare. Credo comunque che siano due terzini buoni per la categoria.

Nonostante la mancata vittoria, il Catania resta imbattuto. C’è chi lo immagina nelle zone alte della classifica a patto che le prestazioni rimangano le stesse. C’è chi invece vola basso pensando alla salvezza. E tu?

«Io penso solo alla salvezza. Bisogna cercare di accorciare il più possibile la distanza dalle altre squadre e, se a marzo ci si dovesse ritrovare nei piani alti della classifica, allora è giusto credere alla promozione. Speriamo sempre, però, nel cambio di proprietà. Quello che è successo quest’estate non si può dimenticare!