«Fatto miracoli, il Catania rischiò radiazione», Pitino a La Sicilia

Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

L’ex direttore sportivo del Catania Marcello Pitino, oggi al Messina, racconta a La Sicilia (oggi in edicola) le difficoltà incontrate nel lavoro quotidiano svolto la scorsa stagione all’interno del club rossazzurro che era reduce dallo scandalo Treni del Gol.

«Abbiamo fatto dieci miracoli, a Catania. Abbiamo preso la squadra con il presidente arrestato, sino al 30 agosto non sapevamo se saremmo stati radiati o avremmo giocato in promozione, in eccellenza o serie D. Non sapevamo niente, avevamo 25 milioni di euro di contratti da smaltire e una squadra da ricostruire. Avevamo preso un attaccante dal Milan, ma quel giorno arriva la notizia dell’arresto del presidente ed è saltato. Queste sono state le condizioni in cui abbiamo lavorato. A gennaio se non avessimo ceduto Leto e Rolin eravamo falliti. Leto guadagnava 1.2 milioni, Rolin 2.3 […] Le prime due partite di Coppa Italia le abbiamo giocate davanti con venti persone, non c’era nessuno perché c’era contestazione.  Avevamo una proprietà arrestata e una credibilità sotto zero […]  È stato brutto andare via senza essere chiamato da nessuno, la proprietà ha il diritto di fare quello che vuole, ma la modalità… Non puoi saperlo dai giornali. Il nostro lavoro doveva essere propedeutico a quello che avremmo fatto quest’anno. Le cessioni di Gyomber e Odjer rappresentavano un gruzzoletto che ci eravamo creati per il mercato di quest’anno e che però ha utilizzato Lo Monaco».