Il Catania festeggia, il Potenza recrimina. Stampa: «0-2 regolare, annullato»

Redazione

Quotidiano del Sud

Potenza, il sogno dura un’ora (Quotidiano del Sud)

Pari di Di Piazza, ma la rete di Sales era regolare ed è stata annullata. Va in vantaggio con Lescano, domina, sbaglia più volte il 2-0

IL SOGNO è solo sfiorato, accarezzato, vissuto per ben più di un’ora: dal vantaggio di Lescano al pari di Di Piazza. Ma è il Potenza a uscire dal Massimino depredato di una qualificazione che avrebbe meritato nell’arco di due partite. Rossoblù in vantaggio e clamorosamente vicini al raddoppio, con una rete annullata a Sepe che grida vendetta per un fuorigioco letteralmente inventato. Raffaele non riesce a recuperare Giosa, per cui per dieci undicesimi è la stessa di domenica. Unica novità è Genchi per Matera. Gli undicimila del Massimino spingono il Catania, ma a passare in vantaggio è il Potenza. Minuto 13: su uno schema da calcio d’angolo, Dettori e Panico scambiano corto e il capitano cede la sfera a Emerson che la piazza precisa sulla testa di Lescano, che batte sullo stacco Biagianti, e la mette nell’angolo basso (13′). Reazione della squadra di casa che impegna Ioime con Di Piazza. E sempre Di Piazza ci riprova al 24′ ma con un tiro strozzato, e successivamente con un tirocross di Marchese. Alza il suo baricentro il Catania, ma allunga la squadra e quando Ricci ruba il pallone a Rizzo inn esca un contropiede chiuso dal tiro di Genchi, centrale. Ma i siciliani si spaventano quanto basta per far infuriare Sottil. Sarno tenta di scuotere l’ambiente con un calcio di punizione dal limite, ma la sfera è alta. I minuti finali del tempo evidenziano la maggiore pressione catanese e anche l’incapacità, giustificata, del Potenza di tenere palla. Sugli sviluppi di un tentativo di Di Piazza Sepe ribatte nel cuore dell’area, i catanesi protestano lamentando un tocco di mano sul quale però l’arbitro sorvola

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