L’appello della Gazzetta: «Catania, riempi il Massimino»

Redazione

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Troppi alti e bassi Catania, riempi il Massimino (Gazzetta dello Sport)

Le delusioni hanno allontanato i tifosi dallo stadio Anche col Bisceglie attese non più di 8mila persone

Dal 17 marzo al 3 aprile, appena 17 giorni di tempo, il Massimino è passato da un quasi sold out a vuoti insoliti. Dai 15.514 spettatori che hanno spinto il Catania al successo sulla Juve Stabia, agli 8.057 tifosi con la Viterbese, con appena 1.149 paganti. La metà di coloro che avevano colorato lo stadio in occasione del successo sulla capolista campana domenica scorsa sono rimasti a casa, e la defezione s’è vista a occhio nudo. Altro che effetto Massimino, qui siamo sulle montagne russe, la città che aspettava un girone di ritorno travolgente è rimasta delusa per l’andirivieni di risultati che hanno disorientato, deluso la folla che s’aspetta ancora una promozione in B, che potrà arrivare soltanto tramite gli spareggi. Per la gara con il Bisceglie attesi non più di 8.000 (abbonati compresi). A nulla sono valsi il cambio di allenatore, il mercato di gennaio, le promesse della dirigenza, la pace sancita con la tifoseria, che aveva disertato tribune e curve in occasione del match con il Potenza, il primo della gestione Novellino (7 mila presenze, minimo storico stagionale) e poi s’era fiondata ai botteghini per la giornata rossazzurra. Che succede? Le parole pronunciate qualche settimana fa dal sindaco-tifoso Salvo Pogliese, che aveva seguito la squadra anche a Reggio Calabria sono simboliche e rispecchiano l’umore della città: «L’amore per il Catania non ha età, né confini, troppi anni in Serie C non fanno bene a nessuno, speriamo di lottare fino all’ultimo per tornare su. Lo meritano i tifosi, lo merita chi ha progettato una stagione difficile, resa ancora più complicata da una partenza tardiva del nostro campionato per le note vicende federali». E adesso? Contro il Bisceglie c’è il sentore che non si arrivi a quote alte in tema di presenze, abbonati compresi (6.908) perché le due sconfitte di fila, Reggio e Viterbese, hanno ancora una volta frenato la rimonta verso una Juve Stabia che sta rallentando in modo vistoso. Il Catania non ne approfitta, lasciando campo libero a Trapani e Catanzaro.