Prima Pagina: Catania deludente, che si fa?

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

SERIE B, ANALISI DELLE PRIME DODICI GIORNATE (STOP AND GOL)

“A quota 12 due compagini: la neo promossa Entella e la retrocessa Catania. Per quanto riguarda la squadra di Luca Prina il cammino fin qui non può che essere esaltante, sono bastate tre partite ai liguri per ambientarsi alla serie, da lì in poi il loro esordio assoluto in cadetteria è apparso, continuando ad esserlo, come un vero e proprio sogno. Per il Catania servirebbe invece un articolo a parte, dopo l’esonero di Pellegrino l’arrivo di Sannino ha dato motivazioni in più agli etnei che, con l’organico che hanno a disposizione, continuano però a deludere. Tre vittorie in Bper una squadra che fino a due anni fa lottava per l’Europa, che ha riconfermato la metà della squadra retrocessa dal massimo campionato, che ha in rosa giocatori dal calibro di Calaiò,Rosina e tanti giovani sudamericani pronti al salto di qualità, sono davvero un risultato misero. I rossoazzurri sono in crescita e sicuramente, una volta trovata la giusta fiducia, potrebbero essere devastanti.

Sannino deluso ma non sorpreso dal Catania (Il Giornale di Sicilia)

“Solo un fuoco di paglia? Un fuoco di paglia durato circa 190 minuti, il tempo di segnare otto gol e incassare sei punti? La sconfitta di Avellino ha fatto ripiombare nella dura realtà il Catania che aveva sfruttato al meglio il doppio e ravvicinato impegno casalingo, poi, lontano dal Massimino, è arrivata la solita, consueta, quasi inevitabile batosta. Per Peppe Sannino è stata una delusione, ma non una sorpresa. Aveva gettato autobotti d’acqua sulla tenue fiammella dell’entusiasmo che si era accesa dopo lì eccessiva vittoria contro l’Entella. Se qualche atleta si era illuso di essere protagonista di un incredibile salto di qualità si è dovuto ricredere […]E gente come Spolli e Rolin, in questa fase di difesa in costante emergenza, potrebbero e dovrebbero dare il loro contributo. Ma il difensore uruguaiano non si vede in campo dal finale della scorsa stagione. Prima un infortunio, poi l’operazione alla spalla e adesso una brutta distorsione alla caviglia. Spolli ha giocato zoppo nel finale dello scorso campionato ed ha iniziato questa ancora zoppo, andando incontro ad errori inconsueti per lui e costati tantissimo alla squadra.

C’E’ CHI SALE E CHI SCENDE MA IL CARRO VA AVANTI (La Sicilia 5 Novembre 2014)

“Ognuno è talmente libero di fare quello che vuole e quello che ritiene più giusto, che lo fa. Sempre e da sempre. Attaccare, difendere, criticare, esaltare. Fa parte del gioco. C’è poi un momento, però, in cui diventa indispensabile capire quale sia il gioco a cui si sta giocando, e chiarire se non si stia correndo il rischio di legarsi a quell’onda che per pregiudizio, per partito preso, per semplice cattiveria o per strategica avversione, da sempre ha un solo bersaglio fisso, il Catania. Oggi e qui non si tratta di difendere una società che, non c’è nemmeno bisogno di ricordarlo e di ridirlo, se è finita in Serie B e se si trova per il momento in posizione imbarazzante, ha evidentemente commesso una buona dose di errori. Si tratta, invece, di avere lucidità e sangue freddo per ragionare sul momento che il Catania sta attraversando, sulle difficoltà oggettive a cui è andata incontro la società, su certi passaggi storici complicati, per tutti. E’ chiaro che i tifosi tirano dritto sulla loro strada, quella del tifo, ma anche della contestazione, quella del sostegno, ma anche del pretendere risposte precise e progetti. I tifosi possono, perché sono tifosi. E’ il resto dell’ambiente che dovrebbe riflettere un attimo prima di dedicarsi all’attacco a testa bassa, al passare dentro un tritasassi una società che per il momento è anche l’unica società che può governare, amministrare, reggere, salvare e rilanciare il calcio a Catania.


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