Prima Pagina: Condannati a vincere, serve la svolta.. adesso!

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Ultimi, ma non condannati Il Catania cerca la reazione (La Sicilia 24 Ottobre 2014)

“La risposta del pubblico è stata tiepida. Ci si aspettava una contestazione, ha prevalso il silenzio. Che è un modo per far capire al Catania che la distanza tra città, pubblico, società è enorme. Ultimi in classifica, con enormi difficoltà legate agli infortuni, con qualche rientro e un paio di incertezze, il Catania si avvicina al confronto con il Vicenza cosciente di non poter più fallire. La misura è colma, Sannino ha chiesto, e a gran voce anche ieri, impegno e collaborazione tra le varie componenti. Ha chiesto attenzione, elasticità mentale nel gestire i momenti. Ha chiesto soprattutto nervi saldi. Perchè non è possibile rischiare altre espulsioni. Già ci sono gli infortunati, e sono molti, che penalizzano le scelte dell’allenatore. La situazione, a oggi, sembra essere leggermente migliorata. Nel senso che in difesa, per esempio, assente Gyomber per squalifica, sembra esserci spazio per recuperare Capuano; in questo modo Sannino potrà utilizzare Peruzzi, Parisi, Sauro, Capuano, Monzon. Due terzini sinistri, due destri, un centrale di ruolo. Se Capuano dovesse stare bene, però, non occuperebbe la fascia sinistra, ma sarebbe impiegato qualche metro più in là, magari in coppia con Sauro.

Sannino chiede la svolta «Catania, è il momento Ora servono solo i fatti» (La Gazzetta dello Sport)

Il tecnico: «Le gare con Vicenza ed Entella possono segnare lo spartiacque. L’aiuto dei tifosi? Li dobbiamo trascinare noi»

“Centottanta minuti per svoltare. Vicenza oggi pomeriggio, Entella martedì: 2 tempi di una stessa partita, quella della resurrezione. O, nella peggiore delle ipotesi, del prolungamento di una crisi che sembra senza fine. Tanto da lasciar pensare che il doppio confronto casalingo possa assumere i crismi dell’ultima spiaggia, del dentro o fuori, relativamente alle ambizioni di promozione che il presidente Pulvirenti aveva dichiarato ancora una settimana fa, prima della trasferta di La Spezia dove è arrivata invece la terza sconfitta consecutiva […]Il Catania invece era penultimo e dopo il primo dei 2 recuperi dell’Entella è ultimo, ma Sannino, che aveva lasciato l’Inghilterra di sua sponte nonostante 4 vittorie su 5, non pensa affatto di abbandonare la nave che affonda […]Parisi torna in panchina, Peruzzi riprende il suo posto a destra.

Società e squadra, tocca a voi (La Sicilia 24 Ottobre 2014)

“Loro amano a prescindere, in maniera incondizionata, senza stare appesi ai se e ai ma, alle vittorie e alle sconfitte, alla Serie A o all’ultima delle categorie. Ma un amore del genere impone una serie di corrispondenze, quanto meno quelle, da chi rappresenta la società, da chi indossa quella maglia, quella che c’era, che c’è, che ci sarà. Rispetto, tanto per cominciare. E il rispetto sta tanto nell’impegno che una squadra mette per inseguire il miglior risultato in campo, quanto negli atteggiamenti che ogni singolo elemento tiene, quando gioca e quando non gioca. I tifosi del Catania stanno vivendo questo momento di crisi della squadra divisi tra rabbia ed incredulità, perché nessuno pensava che dopo l’avvio del campionato i rossazzurri si sarebbero ritrovati ultimi in classifica in Serie B, quel campionato in cui avrebbero dovuto non diciamo passeggiare, non esiste, ma avere e tenere il passo della protagonista. Invece siamo per il momento al dramma sportivo, alla mortificazione, ad una squadra con le stampelle e alla società che cerca di darsi risposte per potere provare a dare risposte. Siamo alla vigilia di due partite consecutive in casa, il presidente Pulvirenti ha chiesto di giocarle insieme al pubblico. Una chiamata alle armi indispensabile, perché la squadra anche psicologicamente oggi sembra devastata, fatta a pezzi dai risultati che non arrivano, dal nervosismo che monta, dalla tensione, dal tempo che passa. Mercoledì c’è stato l’esperimento dell’allenamento a porte aperte ed è andata come doveva andare, né contestazione bruciante, né eccesso di intolleranza, qualche coro gettato lì, qualche giocatore più bersagliato degli altri, accuse alla società. Senza avventurarsi in interpretazioni, la sensazione è che stanchi ed avviliti, come abbiamo scritto nei giorni scorsi, i tifosi in questo momento sono divisi tra quelli che non ci credono più (un 30%), quelli che ci credono, ma poco (il 60%) de quelli che ci credono sino alla morte (10%).


Be the first to comment on "Prima Pagina: Condannati a vincere, serve la svolta.. adesso!"

Leave a comment