PRIMO PIANO: Finale inatteso. Frutto di errori, contraddizioni e mai un’autocritica

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Rinaudo squalificato, Castro assente (Catania Today)

L’atto finale della stagione 2014/2015 si giocherà domani, venerdì 22 Maggio 2015. Il Carpi delle meraviglie, già promosso in serie A con largo anticipo, affronterà un Catania che ha bisogno di conquistare almeno un punto per scongiurare il rischio playout e non dipendere dai risultati delle dirette concorrenti. Un destino inatteso, quello attuale, per le due compagini. A inizio stagione, infatti, i pronostici erano ben altri. Diverso quello dei rossazzurri, chiamati alla promozione diretta. Più tortuoso quello del Carpi, destinato ad una salvezza da conquistare con le unghie. Il campionato ha raccontato tutt’altra storia e il Catania, dopo la rivoluzione del mercato di Gennaio, attende l’atto finale per conquistare la salvezza ed evitare l’incubo playout, impensabile fino a poche settimane fa. Di fronte un Carpi che certamente non farà regali, ma che ha dimostrato di giocarsela contro tutti, onorando il finale di campionato.

Catania, un punto contro il Carpi per evitare l’incubo play-out (Il Giornale di Sicilia)

“Mancano ormai solo poco più di 90 minuti alla conquista, si spera, della salvezza, che il Catania deve inseguire fino all’ultima giornata. Un finale di stagione che sintetizza le contraddizioni e gli errori di tutta una stagione, e ci limitiamo al bilancio corrente, non a quello ormai consolidato della retrocessione dello scorso anno al quale non è stato mai fatta un’autocritica seria e pubblica da parte della dirigenza. Contraddizioni, dicevamo. Dopo l’umiliante disfatta di Brescia la squadra è stata sottoposta ad un ritiro a Torre del Grifo durato un’intera settimana. Ritiro che, stando a voci assolutamente non ufficiali, non sarebbe stato rigidissimo, ma questo potrebbe non importare. Ma che fosse una punizione più che altro di facciata è implicitamente confermato che dopo la recente prestazione altrettanto inqualificabile, e per di più interna, contro il Cittadella la società non ha trovato niente di meglio che trincerarsi dietro l’ormai cronico silenzio stampa, come se fosse la panacea di tutti i mali che da due anni affliggono società e squadra rossazzurra.

Catania, a Carpi l’ultima chiamata (La Sicilia)

Chi se l’aspettava di vivere un finale così? Ammesso che sia davvero l’ultima partita. Massì, lo speriamo, anche perché immaginare uno scenario diverso sarebbe deprimente. E soprattutto rischioso. Il Catania retrocesso in B aveva anche stampato gli abbonamenti con quello slogan, sì quello di una ripartenza […]Adesso il Catania ha l’ultima occasione per prenotare una vacanza: pareggiare a Carpi. Sarà capace? Riguardando le ultime due partite la risposta è no. Se poi si analizza l’andamento di questa squadra nel girone di ritorno, magari un pizzico di ottimismo riaffiora. Ma proprio un pizzico.