PRIMO PIANO: Il Catania scopre Rossetti, baby-prestigiatore con la testa sulle spalle

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Chi è Rossetti il nuovo prestigiatore dell’attacco etneo (Blog Sicilia)

“Diciotto anni, un gol già pesante e davanti una brillante carriera. Eccolo Mattia Rossetti, il numero 34 dei rossoazzurri, già diventato un eroe per un gol – il suo primo tra i professionisti – che per come è arrivato e per il significato che ha assunto in un momento così difficile della stagione, resterà a lungo impresso nella memoria dei tifosi etnei. Di gol nella Primavera del Catania, Mattia quest’anno ne aveva già segnati sette, ma certamente quello di ieri al Bari ha avuto per lui un sapore speciale: quello di un momento che potrebbe rappresentare il punto di inizio della sua carriera nel calcio che conta. Ma nonostante ci siano tutti i motivi per esaltarsi è lui stesso a far capire come questo sia solo il momento di lavorare e non quello di farsi illudere da facili entusiasmi. Dimostrando una maturità difficile da trovare in un ragazzo diciottenne, Mattia nel post match di Bari – Catania ha dichiarato che non si esalterà dopo questo gol, ma che è pronto a tornare al “suo posto”, in Primavera per continuare a crescere come uomo e calciatore spiando i grandi tra i quali Maniero e Calaiò per carpire loro tutti i segreti. “Giovane, ma concreto, un uomo prima che un calciatore”: lo presenta così l’avvocato Daniele Sorintano, che insieme all’ex giocatore Alberto Fontana lo assiste come procuratore da poco più di un anno.

Il Catania scopre il 18enne Rossetti: gol decisivo alla terza partita in B (La Gazzetta dello Sport)

In gol a Bari, davanti a 25.000 spettatori. Marcolin se lo gode: “Ha gamba, ed è freddo come un veterano”. Cresciuto ad Ariano Irpino, è arrivato nel 2011 dopo il fallimento della Salernitana.

“Ci ha provato un ragazzo della Primavera a mettere una pezza alla crisi del Catania, terzultimo in B, a 3 punti dal Brescia e 4 da Modena e Virtus Entella: la situazione poteva essere ben più tranquilla se ieri sera, all’ultimo minuto, De Luca non avesse infilato Gillet, negando al club siciliano una fondamentale vittoria in trasferta a Bari. Davanti ai 25.000 spettatori del San Nicola, il 18enne Mattia Rossetti aveva trovato il primo gol in serie B, un tocco morbido di prima intenzione, a scavalcare l’uscita bassa del portiere Guarna. “Ringrazio Rosina per lo splendido assist – ha dichiarato a fine partita – peccato non aver vinto. Ma è stata un’emozione indescrivibile”.Cresciuto nell’Ariano, in provincia di Avellino, la Salernitana lo prende per i Giovanissimi e lo perde dopo una sola stagione: fallimento e svincolo di tutti i tesserati, nell’estate del 2011, il Catania non se lo lascia scappare. Parte subito sotto età con gli Allievi Nazionali di Paolo Riela, anche quest’anno gioca con i più grandi, ma sono quelli della serie B, visto che i suoi coetanei del ’96, con poche eccezioni, sono ancora in Primavera: lui ha fatto l’esordio alla vigilia di Natale, quando sulla panchina c’era Maurizio Pellegrino, ex tecnico delle giovanili, conquistando subito un rigore, trasformato da Calaiò. Due partite e il ritorno in Primavera, con cui è stato protagonista di uno dei risultati più sorprendenti del campionato, il 5-0 in trasferta contro la Roma, che in campionato era imbattuta: un palo, un assist, un gol, e una lunga serie di dribbling riusciti. L’uno contro uno, del resto, è sempre stato considerato il suo colpo migliore, insieme al cambio di passo: attaccante esterno, margini di miglioramento ancora inesplorati: nel settore giovanile viene considerato uno che non si è reso del tutto conto del suo talento, e che proprio per questo potrebbe segnare ancora di più. Sei gol quest’anno nel campionato Primavera, da ieri però ne ha anche uno in serie B, alla terza partita, la prima agli ordini di Marcolin, che al quarto d’ora lo ha buttato nella mischia al posto del polacco Chrapek. “Sapevo che a quel punto della gara si sarebbero aperti degli spazi – ha dichiarato il tecnico – ha una grande gamba, questo gol se l’è meritato: è stato freddo come un veterano”. Il Catania, che a gennaio ha preso un bomber come Riccardo Maniero, ha trovato in casa un’alternativa a costo zero, un altro ragazzo che tenta la difficile scalata dalla Primavera alla squadra. Sciacca e Aveni, gli ultimi a provarci, non si sono fermati a lungo, Rossetti proverà a fare meglio di loro.

Catania scopre Rossetti Gran talento e modestia «Rete dedicata ai miei» (La Gazzetta dello Sport)

“«Ho sognato la vittoria a Bari, l’avremmo meritata» Il manager: «Ha la testa sulle spalle, è un jolly puro»

“Q uando nasce un sogno, è difficile prevedere quanto durerà. Quello di Mattia Rossetti è sbocciato al minuto 38 del secondo tempo di una serata barese. Era entrato appena 8 minuti prima, aveva provato una prima volta con un colpo di testa da distanza ravvicinata, ma senza fortuna. Poi la zampata vincente: fiuto da uomo gol, determinazione, scatto bruciante. E Catania in vantaggio. La corsa per festeggiare il primo gol fra i professionisti, lui che nella formazione Primavera è andato a rete già 7 volte in questa stagione. Purtroppo il sogno è durato solo 7 minuti, il tempo di «regalare» al Bari l’occasione per pareggiare. Ma l’1 a 1 non sotterra la prodezza del diciottenne rossazzurro, semmai toglie giusto un po’ di felicità a Mattia, e 2 punti al Catania che ha visto sfumare in extremis la prima vittoria in trasferta del campionato. Per Rossetti si è trattato della terza presenza in prima squadra, dopo l’esordio contro il Cittadella quando procurò il rigore poi trasformato da Calaiò e successivamente contro il Carpi. Raggiante Mattia a fine partita: «Peccato non aver potuto portare a casa 3 punti che sarebbero stati preziosi, ma sono certo che presto ci risolleveremo. Il gol lo dedico alla mia famiglia, agli amici ed a tutti coloro che mi stanno vicino». CONCRETO E DUTTILE Così lo ha dipinto ieri uno dei suoi procuratori, Daniele Sorintano (che ne cura gli interessi insieme all’ex giocatore Alberto Fontana) al sito Sottoilcielorossazzurro: «Giovane, ma concreto, un uomo ancora prima che un calciatore. Lo seguivamo da diverso tempo e c’è sembrato un giocatore intelligente, profilo basso e concretezza: tutt’altro che una prima donna e oggi sappiamo quanto conti mostrare di avere la testa sulle spalle».