Primo piano: Il Catania vince, ma occhio a non illudersi

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Il Catania vince e risale, ma… (Blog Sicilia)

“Il Catania vince con il Latina uno a zero e si spinge un po’ più in alto in classifica. Non subisce gol ed è la seconda volta che accade in quindici partite: un fatto inusuale e positivo. Leto è ufficiosamente membro onorario di una parte di curva, accolto da molti applausi alla sua uscita dal terreno di gioco. E’ il migliore in campo per aver profuso uno sforzo tanto utile quanto ammirevole. Calaiò lo segue a ruota aggrappato alla traiettoria arcuata del suo calcio di punizione e ad un paio di altre prodezze contenenti il genio creativo dell’uomo padrone del contesto in cui opera. E’ tutto, diciamo. Se è il caso d’esser franchi, e lo è sempre, gli elogi per il Catania finiscono qui […]Quindi: perché i rossoazzurri hanno bisogno di così tanti difensori e medianacci per reggere l’urto degli avversari? La condizione atletica di chi gioca è ancora lontana dall’essere buona. Nonostante siano disposti ormai tutti lungo una linea interminabile, i difensori della porta di Frison trovano il tempo e l’ardire di non marcare due avversari, ancora sul secondo palo, quando corre il novantatreesimo. Raramente l’osservatore ha potuto ravvisare cotanta disorganizzazione. Il fatto, per adesso, è questo: dopo quindici settimane di lavoro il Catania è ancora pieno di lacune. I tre punti sono importanti, certo, ma a causa di questi evidenti difetti, finché non saranno corretti, tanti se ne guadagneranno in casa e tanti se ne perderanno fuori, mettendo a rischio persino la conquista dei playoff.

Salto in alto e applausi Il Catania ora corre (La Gazzetta dello Sport)

“Tredici punti in sei partite Così l’ultimo posto è un ricordo

“Il Catania di Sannino ha fatto un gran bel salto in alto nelle ultime settimane. Se consideriamo dove si trovava la squadra rossazzurra fino a poco tempo addietro e dove sta oggi, c’è di che entusiasmarsi. Anche se il tecnico di Ottaviano giustamente evita le facili euforie e cerca di rimanere coi piedi ben piantati per terra. Innanzitutto perché vuole evitare che i suoi ragazzi pensino di aver già fatto tutto quello che era possibile e necessario fare. E così non è, visto che il campionato di B è lungo, logorante e incerto fino alle battute finali. Però è incoraggiante fare una fotografia retrospettiva per mettere a confronto le 2 classifiche: come era e come è. A METÀ DEL GUADO Partiamo proprio dalla terza giornata, ovvero quando venne sollevato dall’incarico Pellegrino e fu ingaggiato Sannino. Ebbene, il Catania il 13 settembre era ultimo in classifica con un punto appena frutto di un pareggio al debutto casalingo contro il Lanciano (3 a 3) e 2 sconfitte, a Vercelli (3 a 2) e a Perugia (1 a 0). Nelle successive 11 partite sono arrivati 3 pareggi, 5 vittorie e 4 sconfitte per un totale di 18 punti. A quota 19 punti i siciliani sono ora, insieme al Bari che è un’altra pretendente alla promozione, esattamente a metà del guado, avendo 10 formazioni davanti e altrettante dietro. In una posizione quindi che non le consentirebbe di accedere ai playoff ma le eviterebbe anche i playout. La distanza che separa la formazione rossazzurra dagli spareggi promozione è di 3 punti appena, ovvero lo spazio di una vittoria. E così, il margine di sicurezza, ovvero il confine dalla zona rossa, cioè gli spareggi per evitare la retrocessione, è ugualmente di 3 lunghezze


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