Primo Piano: Pulvirenti confessa davanti a Palazzi, vuole il patteggiamento

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Pulvirenti collabora e punta al patteggiamento (Corriere Quotidiano)

“Otto ore in procura, dalle 12 alle 20, un interrogatorio fiume in cui Antonino Pulvirenti si è portato dietro una cartellina con dentro di tutto. Compresi i nomi di tanti giocatori che secondo lui si sarebbero venduti le partite che il suo Catania aveva comprato per salvarsi dalla retrocessione in Lega Pro lo scorso campionato. Un interrogatorio fiume in cui il patron etneo ha confermato tutti i tentativi di combine, con Varese, Trapani, Latina, Ternana e Livorno: “Ho proseguito la mia collaborazione – ha detto all’uscita, sereno in volto e quasi sollevato dopo la deposizione – come già avevo fatto con la procura di Catania ho continuato con il dottor Palazzi. Io quello che dovevo dire l’ho detto. Ho fatto il mio, le valutazioni spettano al procuratore Palazzi”. La linea difensiva del patron è chiara: salvarsi dalla radiazione, puntare ad un patteggiamento (se prima o durante il processo è tutto da stabilire) e aiutare il Catania a evitare la stangata di una doppia retrocessione in Serie D: “Ritengo che era soddisfatto lui ma alla fine erano soddisfatti anche gli inquirenti”, ha spiegato all’uscita il legale del Catania, Eduardo Chiacchio. Ancora da chiarire se a processo ci finirà anche la presunta combine con l’Avellino, della quale gli inquirenti non hanno chiesto nulla a Pulvirenti ma che hanno inserito nell’avviso di conclusione indagini. Resta il fatto che la linea difensiva di Pulvirenti è legata alle posizioni dell’ex ds Delli Carri e l’ad Cosentino. Secondo il patron sono stati loro i veri artefici delle combine.

Scommesse, Pulvirenti collabora e cerca di aiutare il Catania (La Presse)

“Se la posizione del club è migliorata? Questo dovremo valutarlo successivamente, oggi la giornata era dedicata esclusivamente all?audizione di Pulvirenti, per quanto riguarda il Catania si vedrà in occasione del processo”. Processo sportivo al quale invece potrebbe non arrivare Pulvirenti visto che, da quanto trapela, data la collaborazione fattiva la strategia difensiva tenderebbe a puntare al patteggiamento. In procura federale intanto continuano serrate le audizioni. Domani si tornerà a parlare del match fra Savona e Teramo che potrebbe costare agli abruzzesi la promozione di Serie B. Per quanto riguarda i deferimenti relativi ai due casi in questione potrebbero arrivare entro fine settimana o al massimo all’inizio della prossima. Processi di primo grado a partire presumibilmente dal 10 agosto.

Pulvirenti conferma 5 partite comprate «Voglio patteggiare» (La Gazzetta dello Sport)

“Sei ore di audizione sintetizzate in quattro parole: «Ho fatto il mio». Voleva collaborare, Antonino Pulvirenti. Lo ha fatto. Con un obiettivo finale: il patteggiamento. Che eviti a lui la radiazione e al Catania l’esclusione dai campionati professionistici. DETTO E NON DETTO «Ho ribadito all’autorità sportiva quanto avevo detto a quella penale», dice Pulvirenti all’uscita della Procura. «Non so cosa succederà ora, io quello che dovevo dire l’ho detto, le valutazioni spettano al procuratore Palazzi». Già, è stato il titolare della Procura in persona a interrogare Pulvirenti, protagonista dell’inchiesta penale «I treni del gol». Non era affatto scontato che scendesse in campo direttamente il capo della Procura: dimostra il livello di attenzione della federcalcio su questa vicenda, d’altronde enorme per l’entità delle violazioni contestate e delle possibili sanzioni che ne deriveranno. Le contestazioni della Procura federale, che ha chiuso le indagini ed entro venerdì conta di emettere i deferimenti, sono note: Antonino Pulvirenti sarebbe il capo e il promotore di un’associazione finalizzata alla realizzazione di una pluralità di illeciti, tutti con lo scopo di salvare il Catania, e messa in piedi con l’ex d.s. Delli Carri e l’agente Arbotti, (in qualità di organizzatori, in concorso con Di Luzio, allora tesserato per il Genoa), il tecnico Impellizzeri (finanziatore) e l’ex a.d. Cosentino (partecipe). Sei partite del Catania dello scorso campionato di B sono finite nel mirino della Procura federale: Avellino, Varese, Trapani, Latina, Ternana, Livorno (in futuro potrebbe finirci anche quella con il Brescia). Pulvirenti ieri ha confermato di aver comprato cinque partite, escludendo quella con l’Avellino (prima della quale, ha raccontato, si sarebbe rivolto a Lotito, ma solo per far intervenire la sua maga). Confermati dal presidente del Catania anche i nomi dei giocatori che sarebbero stati comprati: Terlizzi, Daì e Pagliarulo del Trapani, Fiamozzi e Barberis del Varese, Bruscagin del Latina, Bernardini e Moscati del Livorno, Janse della Ternana (escluso, invece, Fazio). Pulvirenti e il Catania (difesi in sede sportiva dall’avvocato Edoardo Chiacchio, per cui il suo assistito alla fine ieri avrebbe «soddisfatto gli inquirenti») mirano al patteggiamento con una doppia istanza da presentarsi dopo i deferimenti. Se accolte dalla Procura, le istanze passerebbero al vaglio dei giudici del Tribunale federale. Pulvirenti spera di «cavarsela» con una squalifica, anche di cinque anni; il club etneo con la retrocessione in Lega Pro, anche con una forte penalizzazione.