Primo Piano: Tra tante difficoltà, la svolta arriverà?

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Mal di trasferta e difesa a pezzi Il Catania cerca la sua svolta (Live Sicilia)

“La sconfitta di Avellino ha tolto all’ambiente etneo l’entusiasmo derivato dalle due vittorie casalinghe consecutive. Il match con il Varese potrebbe servire a risollevare il morale, in vista del derby di Trapani.

“La formazione rossoazzurra è nettamente carente nella costruzione del gioco e nella tenuta della retroguardia, che finora ha incassato ben 19 reti ed è la quarta maggiormente perforata dell’intera categoria, tenendosi dietro solo Trapani, Varese e Pescara. In attacco non bastano la verve del già citato Rosina, l’esperienza di un Calaiò apparso spaesato al “Partenio” e la voglia di un Cani che cerca di scalare le gerarchie nel reparto avanzato etneo. E se limitiamo il rendimento del Catania alle partite disputate lontano dal “Massimino”, il malumore aumenta a dismisura: sei partite giocate e un solo punto guadagnato, peraltro un mese e mezzo fa a Crotone, che fa della compagine di Sannino la peggiore squadra della B per risultati ottenuti lontano dalle mura amiche. Per fare un parallelismo che possa rendere l’idea sulla negatività di questo dato, basti pensare che il Bologna, altra squadra retrocessa dalla A nella stagione scorsa, ha collezionato ben 11 punti lontano dal “Dall’Ara” sui 21 portati a casa nelle prime 12 uscite stagionali. Un dato che deve far riflettere il Catania sulla necessità di invertire al più presto la rotta.

Noi vogliamo 11 Rinaudo (La Sicilia 5 novembre 2014)

Il mediano sta dando l’anima per il “suo” Catania ed è il modello che tutto il gruppo deve seguire

Le sue parole. «Voglio tornare in Serie A con questa maglia e per il popolo rossazzurro»

L’aspetto positivo del centrocampo rossazzurro è uno e uno solo. Fabian Rinaudo resta il perno delle due fasi che il tecnico Sannino prevede per dare al Catania equilibrio e una spinta in avanti che dovrà decidere moltissime partite importanti, a cominciare da quella contro il Varese. Chiaro aspettarsi un avversario che si chiuda, ripartendo in velocità. Lo abbiamo rivisto in tv, il Varese ultima versione, quello che ha battuto il Modena: squadra corta, soprattutto complesso che corre aggredendo ogni spazio possibile, soprattutto dalla trequarti in su. Ancora una volta ci si affida a chi, in mediana, potrà assicurare fisicità e una tenuta atletica che non sia precaria. Ci si affida, soprattutto, alla voglia di lottare di Fabian Rinaudo, uno degli ultimi colossi di una squadra che a volta vacilla, poi si riprende, quindi ci ricasca. Di Rinaudo abbiamo descritto ogni particolare, abbiamo raccontato aneddoti legati alla sua voglia di Catania (gli sms inviati ai compagni, ai dirigenti, al presidente nel periodo in cui il suo rientro dallo Sporting Lisbona era ancora incerto) e alla possibilità di battersi come un leone per la risalita della squadra in Serie A. Nel momento in cui la fiducia dei tifosi è pari a zero, nel periodo in cui si infortuna chiunque e nella fase del campionato in cui il Catania deve affrontare ogni prova del campionato come se fosse l’esame definitivo, la presenza di Rinaudo nella rosa dei possibili titolari, garantisce al tecnico, e di riflesso a tutto l’ambiente, un pizzico di ottimismo in più. Anche i tifosi hanno apprezzato le prove in campo di Rinaudo, la sua grinta dipinta in volto, la personalità con la quale ha affrontato questa nuova avventura nel Catania, dopo quella non certo felice della Serie A, con la retrocessione. Rinaudo, che aveva richieste e mercato, è voluto tornare in rossazzurro, e già questo è stato un segnale straordinario per una piazza un po’ depressa e molto diffidente.


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