Ripescaggi, ricorso Ternana. “Vizio procedurale” per ribaltare TFN

Fonte: TMW/ Federico De Luca
Redazione

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L’AVVOCATO ESPERTO DI DIRITTO SPORTIVO «I PIEMONTESI NON POTEVANO FARE RICORSO CONTRO NORME FEDERALI» (Il Messaggero – Umbria)

«Una sentenza censurabile» Carignani apre uno spiraglio”

“La Sentenza Novara a firma del Tribunale nazionale federale attraverso la quale la società Piemontese passa avanti in graduatoria a Ternana e Siena, e rimette in corsa anche il Catania, ha scatenato le ire della società rossoverde. […] Ma come stanno in realtà le cose? A spiegarlo è l’avvocato ternano Massimo Carignani, esperto in Diritto sportivo. «La Ternana ha sette giorni per impugnare quella sentenza ricorrendo alla Corte d’appello federale esordisce il legale ternano Premetto che la ratio della norma prevede di salvaguardare le società che hanno rispettato i canoni sia da un punto di vista amministrativo che sportivo. Quindi, a mio avviso, la sentenza è censurabile sia sul piano procedurale dal momento che il ricorso quando è stato discusso non è stato notificato a tutte le società interessate ma solo alla Ternana, sia perché, trattandosi di un comunicato della Figc poteva essere impugnato solo dagli organi Federali o dal Coni. Invece lo ha fatto una società, il Novara in questo caso». IL RUOLO DELLA CAF E allora la Caf (Corte d’appello Federale)può ribaltare la decisione del Tnf? «Secondo me sì, in quanto c’è un principio di inammissibilità da parte del Novara e quindi sono certo che l’organo di appello della Figc possa prendere una decisione in tal senso aggiunge, convinto, Carignani Novara e Catania sarebbero le prime due della graduatoria dei ripescaggio ma i criteri fissati già a maggio non le prendeva in considerazione in quanto penalizzate negli ultimi anni. Il Tribunale federale, invece, con la sentenza Novara dispone la cancellazione proprio di quella norma. Inaccettabile anche perché le norme non possono essere cambiate in corsa. Sarebbe davvero la fine del calcio». BATTAGLIA APERTA Una battaglia aperta. A colpi di scena che si susseguono giorno dopo giorno. Ma si arriverà ad una conclusione? «Lo spero vivamente conclude Massimo Carignani ripeto, proprio per vizi procedurali, oltre che di merito, la sentenza sarà rivista e probabilmente ribaltata dalla Corte federale». Insomma, speriamo che a vincere questa volta sia davvero il calcio. Quello che rispetta le norme e i regolamenti e non quello degli illeciti. E la Ternana, se il campo da gioco è quello regolamentare, è pronta a giocarsi le sue carte.

PATRON BANDECCHI: «FELICE PER DE ZERBI MA NON SI POSSONO PENALIZZARE I COMPORTAMENTI VIRTUOSI» (Il Messaggero – Umbria)

“Lunedì la Ternana presenterà la domanda di ripescaggio e insieme anche il ricorso alla Corte d’Appello Federale contro la decisione del Tribunale Federale Nazionale di accogliere le istanze del Novara. Una sentenza che di fatto ridisegna la graduatoria dei ripescaggi, da cui i piemontesi (come anche il Catania) erano esclusi per gli illeciti amministrativi commessi nelle ultime stagioni. E’ la prima di una lunga serie di mosse che la società rossoverde intende intraprendere per difendere il proprio diritto ad essere ripescata in virtù del suo comportamento ineccepibile sotto il profilo amministrativo e contabile. La prima di un’estate mai così tanto bollente anche se, giurano i legali di Via della Bardesca l’avvocato Giotti e l’avvocato Proietti, i tempi della giustizia sportiva sono relativamente celeri. Tante variabili in ballo e tante squadre interessate a vario titolo che si affrontano per ora non sul rettangolo verde ma nelle aule di Tribunale. Spettatrice ma non tanto defilata anche la stessa Figc, di fatto sconfessata dal Tribunale Federale Nazionale che tra le righe delle motivazioni della sentenza pro-Novara prefigura addirittura un abuso di potere da parte del massimo organismo calcistico nazionale, a proposito dei criteri per il ripescaggio individuati nella delibera pubblicata lo scorso 30 maggio. In sostanza, dice il TFN dando ragione al Novara, la Figc ha sbagliato a privilegiare nella graduatoria dei ripescaggi le società che nelle ultime cinque stagioni non hanno subito penalizzazioni a causa di illeciti amministrativi (pagamento stipendi e contributi in ritardo). Per questo ieri mattina il presidente Stefano Ranucci ha incontrato a Palazzo Spada il sindaco Leonardo Latini e sebbene a botta calda, nella notte di giovedì, la prima lettura delle motivazioni della sentenza del TFN avesse gettato nello sconforto il braccio destro del patron Bandecchi, il confronto con i legali e quello con il sindaco pare lo abbia rasserenato. IL PRESIDENTE «Tra le righe delle motivazioni – ha detto Ranucci – si legge una sorta di accusa di abuso di potere a proposito della delibera della Figc del 30 maggio dove si individuavano i criteri per il ripescaggio. Mi sembra un modo per togliere potere e immagine al massimo organismo del nostro calcio. Se sono ancora ottimista? Beh quando si è nel giusto, bisogna esserlo e se sono venuto dal sindaco è perché tutta la città insieme a noi vuole riportare giustizia in questa vicenda». Il paradosso principale è rappresentata dal fatto che il verdetto favorevole al Novara potrebbe addirittura rimettere in gioco il Catania, colpevole nelle ultime stagioni oltre che di illecito amministrativo anche di illecito sportivo con la famosa inchiesta I treni del gol che portarono alla retrocessione della società di Pulvirenti. Il sindaco Latini, avvocato di professione, trova una chiave di lettura di questa complicata vicenda: «Il Novara sostiene che è ingiusto non ripescare una società penalizzata in passato perché al momento della penalizzazione non era a conoscenza della normativa. Ebbene, il pronunciamento della Corte Costituzionale sulla Legge Severino prendeva in considerazione sulla retroattività solo questioni di carattere penale escludendo vicende di natura amministrativa. Quindi il principio su cui si basa il giudizio del TFN non è linea con un pronunciamento della nostra Corte Costituzionale». IL RICORSO Al ricorso della Ternana che verrà presentato lunedì di fronte alla Corte d’Appello Federale e se non basterà la Ternana è pronta ad andare davanti al Collegio di Garanzia del Coni e poi al Tar del Lazio fino al Consiglio di Stato e se necessario alla Corte di Giustizia Europea si accoderanno molto probabilmente anche Siena e Pro Vercelli, ma soprattutto dovrebbe farlo la stessa Figc che ha visto la propria immagine a dir poco bistrattata dal pronunciamento del TFN. Ostenta ottimismo Ranucci e fa bene, anche se i segnali di un mondo del calcio quantomeno confuso sono inequivocabili.