Russotto e le paure del Catania. Stampa: A Matera per i play off

Fonte: CalcioCatania.it
Redazione

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Catania in modalità spareggi A Matera pensando ai playoff con un Russotto che scalpita (La Gazzetta dello Sport)

“Che sia secondo posto o l’attuale terzo il Catania deve – comunque – organizzarsi per i play off. Modalità spareggi lo slogan che accompagnerà i rossazzurri nelle ultime due partite della stagione regolare (da vincere) e poi nella seconda fase del campionato. A Matera, il Catania dovrà rialzarsi dopo la sconfitta pesantissima nel derby interno con il Trapani. Toccherà a Lucarelli – contestato dai tifosi che hanno preso di mira anche la squadra – cambiare qualcosa in formazione e soprattutto nella testa dell’intero gruppo, che si ferma quando c’è da vincere un appunamento decisivo per cambiare la posizione in graduatoria, avvicinandosi all’ormai imprendibile capolista Lecce. Così, quella di domenica sarà una sfida con due obiettivi: vincere sperando che il Trapani possa rallentare cedendo il secondo posto che occupa (a pari merito) con il vantaggio degli scontri diretti vinti, e cambiare qualcosa per avvicinarsi agli spareggi con maggiore efficacia e continuità di gioco. RUSSOTTOPRONTO Tra le possibilità quella di schierare dall’inizio l’attaccante esterno Andrea Russotto, che nel girone di ritorno ha giocato davvero poco per via di un infortunio (e qualche ricaduta dopo l’1-1 a Lecce) e che da tempo sta bene, ma viene impiegato solo nel finale. Con le sue accelerazioni, se in giornata di grazia, l’ex del Napoli potrebbe creare la superiorità numerica che a volte il Catania non trova, per poi farsi superare a centrocampo e beccare i gol come quelli subiti del posticipo di lunedì. Se motivato a dovere, Russotto potrebbe essere la novità decisiva da qui alla fine della stagione, sperando che duri il più a lungo possibile.

Il Catania deve liberarsi delle sue paure (Quotidiano di Basilicata)

“Il venticinque aprile, in Italia il giorno della Liberazione; e in casa Catania di cosa ci si dovrebbe liberare? Qualcuno vicino al pensiero di Lucarelli potrebbe pensare alla paura e alla pressione, ma in realtà l’entusiasmo non può essere così vincolante; altri potrebbero pensare al limite tattico di voler attendere quarantacinque minuti (aspetto ripetutosi in diverse partite degli etnei); altri ancora di alcuni giocatori che dal primo minuto non riescono a offrire il giusto contributo. E’ tutto, purtroppo, normale, perchè la sconfitta contro il Trapani opprime la gioia e l’entusiasmo che si percepivano in città fino a lunedì mattina; ma in realtà se ci ragioniamo c’è solo una cosa di cui oggi il Catania deve liberarsi: la Serie C. Questa categoria sta stretta alla città, sta stretta alla tifoseria e per certi versi all’organico. Per liberarsi della C però è indispensabile che tutta la piazza si liberi dalla delusione e dallo spirito critico perchè ancora non tutto è perduto. Mancano due giornate e con quattro punti di svantaggio la promozione diretta è quasi impossibile, ma c’è un ma, anzi due