Stampa: Maran ha convinto tutti. Il segreto? Andujar, Lodi e Bergessio!

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

E’ l’ora del Catania (La Gazzetta dello Sport)

“Maran tiene il tempo E tutto passa da Lodi

“Il regista napoletano è il fulcro del gioco rossazzurro Nei numeri, la vittoria con il Genoa è ancora più netta

“La superiorità è schiacciante, dal possesso palla ai passaggi in verticale

“Ieri Marco Biagianti, capitano ritrovato del settimo Catania di Serie A, fra le tante riflessioni sul felice avvio di campionato, faceva un commento a proposito dei pronostici di vigilia. Il centrocampista toscano si rammaricava del fatto che nelle previsioni degli addetti ai lavori la squadra etnea non godeva di lusinghiere considerazioni. Non c’è dubbio — parliamo almeno di quelle apparse sulla Gazzetta — che i giudizi delle famose griglie di partenza dipendano da due fattori: il mercato e l’andamento del precampionato. Ed è evidente che la fase di avvicinamento del Catania alla stagione vera e propria sia stata altalenante, non esaltante, ecco. Fino alla vittoria in Coppa Italia contro il Sassuolo, piuttosto risicata non solo nel risultato, pochi avrebbero potuto prevedere l’entusiasmante exploit rossazzurro dei primi 180 minuti di campionato. Ma che ben vengano le sorprese.

E Andujar richiuse la porta del Catania (La Sicilia)

“Quelle due prodezze essenziali contro il Genoa

“Quei mesi trascorsi in Argentina, mi sono serviti. Ero lontano da Catania, ho capito l’importanza di questa società, la forza del gruppo, la bellezza di esprimersi nel campionato italiano, un torneo difficile ma esaltante»

“Parole che fanno comprendere la ritrovata serenità di un giocatore che ha avuto l’onestà intellettuale di ammettere che nelle stagioni precedenti non era sereno, che Catania è la piazza in cui vuole esprimersi per ripagare la fiducia della società. Al di là dei gol presi, sui quali non ha colpa alcuna, Andujar ha risposto con ottime parate, con interventi precisi, con la carica di chi ha un conto da pagare con fortuna e carriera. Insomma, sarà una stagione cruciale per lui, per il Catania. Vincere e mettere a tacere le critiche. Vincere e migliorare le prestazioni della staginone passata. Ecco gli obiettivi del nazionale argentino. E la maglia di titolare nella seleccion? Anche quello, perché Romero non è un mostro sacro, perché la concorrenza fa bene a tutti quanti. Il presidente Antonino Pulvirenti, il giorno della presentazione della squadra all’Università, aveva sciolto i dubbi: «Andujar resta con noi». Un attestato di fiducia che ha messo a tacere ogni possibile voce di un mercato che impazzava di già. Scelte precise, quelle del Catania. I verdetti delle prime due giornate hanno confermato la bontà della strategia rossazzurra che ah avuto già le sue prime risposte in campionato.

Amichevole a Torre del Grifo con il Paternò (La Sicilia)

“Per l’amichevole di oggi impianto aperto al pubblico. Adrian Ricchiuti resta in bilico per il mercato aperto di Grosseto e Vicenza

“Il Catania apre ai suoi sostenitori che, questo pomeriggio, potranno assistere, dalla tribuna del campo principale del Centro Sportivo di Mascalucia, all’amichevole tra i rossazzurri e la formazione del Comprensorio Normanno, società che è appena sorta dalle ceneri dell’Adrano e che, nel girone I del campionato di Serie D, avviato peraltro con il bel successo esterno di Palazzolo, è chiamata a rappresentare un territorio tanto vasto tanto ricco di storia e tradizioni sportive: la partita avrà inizio alle ore 15, l’accesso al pubblico sarà consentito fino alla capienza massima (1392 unità) per la quale la struttura è stata omologata

Primavera, per i rossazzurri sabato il derby col Palermo (La Sicilia)

“Il settore giovanile del Catania lavora incessantemente in queste settimane per fare fronte ai primi impegni agonistici della stagione. Sabato, alle 15, a Torre del Grifo, scatta l’ora del derby con il Palermo, la sfida che ha infiammato la Primavera negli ultimi anni si ripropone in versione inedita nella prima parte della stagione mentre negli ultimi anni aveva animato la seconda parte del torneo. I rossazzurri di Giovanni Pulvirenti hanno cominciato la stagione con due pareggi fotocopia contro la Juve Stabia (1-1, catanesi agguantati nel finale) e in casa del Bari. Un peso specifico particolare da attribuire ad entrambi che consentono ad Aveni e compagni di conservare l’imbattibilità dopo due giornate. Sabato arriva la sfida più attesa contro i rosanero che rappresentano ormai una realtà consolidata in campo nazionale. Sarà il primo derby siciliano anche per Dario Scozzari, il nuovo responsabile del settore giovanile rossazzurro. «Sarà una partita come le altre in questa prima fase della stagione, nel settore giovanile non punto al risultato. Puntiamo costruire un gruppo di lavoro. Ovviamente se dovesse venire il risultato sarò contento ma in queste prime giornata la sfida va considerata una gara di campionato».

Catania già stregata L’esordiente Maran ha convinto tutti (Tuttosport)

“«Nonostante la bella stagione dellanno passato, i giornali non credevano più in noi. Forse per via di mister Maran, allesordio in A». Parole di Marco Biagianti, che in questavvio di stagione è tornato nellundici titolare, riprendendosi la fascia di capitano: «Con il nuovo tecnico stiamo lavorando bene, continuando quel che di buono era stato fatto nella scorsa stagione. Personalmente ho lavorato tanto in estate, proprio per farmi trovare pronto. Oggi sto raccogliendo i frutti: il lavoro paga». Il Catania si gode la sosta, stamane una rappresentanza rossazzurra parteciperà a Pedara ai funerali di Gigi Prestinenza, decano dei giornalisti sportivi siciliani. Nel pomeriggio, a Torre del Grifo, è in programma lamichevole con il Paternò, che milita in Serie D.

BERGESSIO: I DUE GOL? PENSO SOLO AL CATANIA (Il Corriere dello Sport)

“«E la squadra che conta non certo la prestazione del singolo giocatore»

“«La Fiorentina di Montella? Sarà una partita come le altre… da vincere»

“Due gol a prima botta. Niente male il debutto casalingo di Gonzalo Bergessio, il quale, nella stagione che potrebbe essere quella della sua consacrazione in Italia, sembra avere cominciato davvero col piede giusto. Al centravanti, del resto, sono soprattutto i gol che si chiedono e se questo centravanti è capace di procedere alla rispettabile media di una rete a partita, beh, in pochi muoveranno delle critiche. Poco ma sicuro. «Lo so bene – commenta sereno Bergessio – ma io non sono uno che si lascia condizionare dai giudizi negativi. Vado dritto per la mia strada, lavorando sodo, perché chi lavora sodo, specialmente durante la settimana, alla fine raccoglie sempre i risultati». Non ci verrà a raccontare che il gol non le è mancato? «Voi non ci crederete, ma vi posso garantire che il gol, per il sottoscritto, non è mai stato un ossessione. Lallenatore mi chiede di giocare per la squadra ed è proprio questo quello che faccio. Ovvio, se vado a segno sono contento, ma se ciò non capita e io sono stato utile alla squadra, ve lo garantisco, sono contento esattamente alla stessa maniera». Quindi la doppietta al Genoa la annoveriamo fra le cose assolutamente normali. «Facciamo fra le cose importanti per la squadra, visto che con quei due gol è stato possibile dapprima riprendere e poi superare lavversario di turno, che aveva tutte le intenzioni di piazzare il colpaccio. Il resto lo ha fatto Lodi, con quella gran punizione che ha reso inutile il due a due di Jankovic. Ciò prima delle grandi parate di Andujar. Vedete? E la squadra che conta…».


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