Inter? “Quel gol di Cambiasso ed il “magico” Farina”

Ettore Attanasio

Ciao ragazzi! Chi legge ogni settimana la mia rubrica sui ricordi, si sarà chiesto che fine io abbia fatto. Chiedo scusa a tutti ma purtroppo alcuni impegni lavorativi non mi hanno permesso nelle ultime settimane di avere il tempo e la lucidità per scrivere, spero che nel futuro non debba più interrompere questo che per me è un modo bellissimo per vivere ancora di più gli splendidi colori rossoazzurri, e soprattutto per condividere i miei ricordi con voi.

Questa è una settimana decisiva per noi, la meravigliosa vittoria a Parma ci ha consacrato come una delle principali concorrenti ad un posto in Europa League, e tre punti in casa nella prossima giornata contro l’Inter con conseguente sorpasso sulla stessa, ci porterebbero in zone della classifica che mai avremmo sognato alla vigilia del campionato, a questo punto del campionato. Ormai quello che fino ad oggi è stato un sogno, sta assumendo dei connotati sempre più reali! Certo per continuare ogni domenica a sperare di entrare in Europa dovremo affrontare da qui alla fine del campionato tutte le partite come se fossero una finale, non saranno permessi cali di tensione , anche perché ancora dobbiamo incontrare parecchie squadre blasonate, a cominciare già dalla prossima partita.

Come vi dicevo affronteremo l’Inter, una squadra in piena crisi di gioco e di risultati, con un allenatore (Stramaccioni) prima osannato e ora oggetto di numerose polemiche e dubbi da parte del tifo nerazzurro. Il pareggio nel derby li ha salvati dal baratro della crisi nera, ma se vogliono tenere la scia delle squadre impegnate nella lotta per la qualificazione in Champions League devono tornare immediatamente a fare i tre punti. Proprio per questo dovremo affrontare l’ennesima battaglia, sperando anche in un arbitraggio chiaro e onesto. In casa, contro i nerazzurri, abbiamo vinto cinque volte, contro le loro otto, mentre i pareggi sono stati due. Dal ritorno in serie A ad oggi abbiamo battuto l’Inter in casa due volte, e la vittoria più bella è stata sicuramente quella del 2009/10, quando li surclassammo con una splendida prova, e vincemmo per tre reti a uno con goals di Maxi Lopez, Mascara e Martinez.

Ma la partita di cui vi voglio parlare è quella che nonostante la sconfitta è rimasta ben fissa nei ricordi dei tifosi etnei. Come possiamo scordare i cori ironici verso l’arbitro Farina? Quelle proteste educate e mai pesanti fecero il giro d’Italia e furono il primo vero segno della maturità raggiunta dai nostri tifosi ad un anno esatto dai tragici fatti del 2 febbraio 2007. Era infatti il 10 febbraio del 2008, terza giornata del girone di ritorno. Il gruppo rossoazzurro guidato da Baldini non attraversava uno dei migliori periodi, non aveva ancora vinto una partita nel nuovo anno, (l’ultima vittoria fu in casa il 15 dicembre del 2007 contro l’Udinese), e cercava i tre punti per cercare di uscire dalla zona calda della graduatoria.

Di contro la squadra nerazzurra allenata da Mister Mancini, campione d’Italia in carica e capolista del campionato , in uno dei suoi periodi storici migliori degli ultimi anni, aveva preso il posto della Juventus come squadra più forte e temuta d’Italia, e proprio come la squadra bianconera iniziò ad essere protagonista di diversi episodi arbitrali favorevoli grazie alla sudditanza psicologica che colpiva puntualmente l’arbitro di turno. Certo se metti qualche favore arbitrale unito a campioni del carico di Ibrahimovic, Zanetti, Cambiasso etc…ecco che il trionfo è servito.

Arrivò la sera dell’incontro , e come da programma trovai lo stadio strapieno in ogni ordine di posto, consapevole che in mezzo a tutti quei colori rossoazzurri c’erano anche molti cuori nerozzurri che pulsavano. Iniziò il match e non fu la blasonata squadra milanese ma il Catania a fare la partita, con la banda di Mancini ad aspettare il momento giusto per colpire con le sue individualità. L’unica vera occasione del primo tempo l’ebbe la squadra etnea con Izco che con un tiro da trenta metri sfiorò la traversa. Il primo tempo si concluse zero a zero tra sbadigli e speranze sugli spalti.

Nella ripresa l’Inter cambiò atteggiamento cercando di passare in vantaggio, col Catania che con la concentrazione e la rabbia agonistica cercava di diminuire la differenza tecnica tra le due compagini. La prima occasione della ripresa arrivò dal Catania con Vargas che impegnò Julio Cesar su un tiro cross rasoterra. Poi ci provò Ibrahimovic che di testa costrinse il nostro Polito ad effettuare una parata in due tempi. La partita assolutamente equilibrata sembrava destinata al pareggio, e i cori della nostra curva invocavano i giocatori catanesi a fare l’ultimo grande sforzo e conquistare i tre punti. Purtroppo per noi, al diciannovesimo l’interista Maxwell fece partire un cross dalla sinistra che scavalcò l’area di rigore, dalla parte opposta capitan Zanetti di testa mise il pallone in area piccola e Cambiasso in netto fuorigioco depositò la palla in rete. Inter in vantaggio.

I Tifosi rossazzurri infuriati dal torto arbitrale insultarono arbitro e guardialinee, ma dopo qualche minuto dalla curva Nord partirono dei cori ironici ai danni dell’arbitro Farina, ma non i soliti cori offensivi, ma cori inneggianti all’arbitro, del tipo “Farina salta con noi”!,”Farina sfonda la rete!”, “Segna per noi, magico Farina”.

I giocatori etnei innervositi dall’ingiusto gol del vantaggio interista persero la concentrazione , e dopo appena tre minuti Ibrahimovic sfruttò una grave disattenzione della difesa catanese e passò il pallone ad un Suazo lasciato completamente solo, per l’honduregno fu un gioco da ragazzi dribblare Polito e depositare la palla in rete. A quel punto i cori si fecero ancora più forti e ripetuti, e dalle curve coinvolsero anche il resto dello stadio, i tifosi distolsero l’attenzione dal gioco in campo per scaricare la rabbia verso l’arbitro con la loro dote migliore, l’ironia.

Finì la partita, e L’arbitro di Novi Ligure vistosamente adirato, completò la sua serata negativa con un azione di pessimo gusto:
In quel periodo la Lega calcio cercò di istituire nel mondo del pallone un momento molto comune in uno sport meno famoso dalle nostre parti, ma sicuramente con un più elevato senso di cultura sportiva, il rugby, instaurando il terzo tempo, cioè arbitri e giocatori al centro del campo a stringersi la mano, e salutare il pubblico. Il “nostro” Farina però , dopo il triplice fischio preferì abbandonare velocemente il terreno di gioco. Sottraendosi anche alle domande di Spinesi, che cercava di capire cosa stesse combinando, dove stesse andando.

Andò a finire su tutti i giornali. Il corriere dello Sport titolò “Uno scudetto da ridere”, sbattendo in prima pagina il fotogramma della moviola che chiariva l’evidente posizione di fuorigioco non rilevata dall’assitente Cariolato. La gigantografia di quella prima pagina è tutt’oggi ospitata all’interno della sala stampa del centro sportivo di Torre del Grifo, ad imperitura memoria. Impaginazione ripetuta, a distanza di anni, di recente: “Scandaloso al Cibali”, stavolta le maglie nel fotogramma sono bianconere e la ferita sanguina ancora per dirla con parole del presidente “Pulvirenti”.

Farina non tornò mai più al Massimino né arbitro più il Catania. Per il suo comportamento, non l’errore ma il terzo tempo saltato, venne biasimato dall’intera categoria arbitrale. In compenso piazzò al Catania un referto che costò salatissimo: multa per i cori rivolti sai tifosi. L’ironia “costa” cara. Purtroppo il terzo tempo, a differenza della sudditanza psicologica, ebbe poca vita nel nostro campionato, chissà se un giorno si riuscirà a far diventare questo sport un gioco, non per sole “grandi”, intanto godiamoci il nostro Catania..

DOMENICA AL MASSIMINO SI TIFA SOLO CATANIA! LET’S GO LIOTRU LET’S GO!

Be the first to comment on "Inter? “Quel gol di Cambiasso ed il “magico” Farina”"

Leave a comment