Catania, accontentarsi di vincere

Marco Di Mauro

Sfida all’ultima della classe. Ma tanta differenza, sul campo, non s’è vista. D’altronde, la classifica con la quale Catania e Latina si sono affrontate al Massimino, che altro lasciava presagire? E’ l’immagine della serie B. Campionato equilibrato. In cui il Catania, ultimo in classifica, perde di misura contro il Frosinone che al 90° scopre di essere davanti a tutti. Lo stesso in cui, i rossazzurri, costruiscono meno occasioni del Latina, ma più pericolose, e dalla zona play-out passano – con un solo gol – dalla parte sinistra e tanto ambita dalla classifica. L’adattamento alla B è cosa fatta?

Così parrebbe. Visto che i risultati cambiano pur in presenza dei medesimi difetti. Quelli di sempre:

Aver chiuso la gara ‘senza benzina’ (ennesima frecciatina di Sannino a Ventrone?). La mancata segnatura che avrebbe potuto consolidare il risultato. L’instabilità difensiva, unita alla discontinuità di Frison, che mantiene alta la percezione del pericolo. Ammonizioni stupide (vedi Escalante) che costeranno un’ennesima settimana di lavoro a ranghi ridotti. L’integrazione carente, a centrocampo, tra le qualità di Almiron, Rinaudo ed Escalante. L’assenza, in panchina, di alternative che possano, a gara in corso, sostenere le esigenze specifiche della partita senza mandare in agonia l’assetto tattico.

Nell’attesa di risolvere tutti questi problemi ed esprimere un gioco convincente (a Gennaio serviranno operazioni confacenti alle richieste di Sannino), il Catania s’accontenta di vincere. Una bella consolazione! Alla quale va aggiunta:

Quella di non avere, finalmente, subito gol (ultimo precedente, alla 4^giornata in Catania-Modena). La conferma dei progressi di Leto, sempre meno lontano dal giocatore lungamente atteso. Gli zero infortunati (da verificare le condizioni di Monzon), sponda Catania, che abbandonano il campo anzitempo. Infine, la più importante, la continuità di risultati: tredici punti in sei partite (media superiore a due). A raccontare in progressi caratteriali della squadra, definibile tale. Adesso. Grazie a Sannino.

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