Catania, pronti dieci licenziamenti per le perdite economiche

Veronica Celi

CATANIA – Dopo lo scandalo de “I treni del gol”, un’altra bufera si abbatte sul Calcio Catania. Stavolta nell’occhio del ciclone i dipendenti: «[…] l’attuale contingenza impone necessariamente una riduzione dei costi generali, tra i quali rientrano anche i costi del personale». Così, con un comunicato rivolto ai sindacati di categoria, l’attuale amministratore unico, Carmelo Milazzo, annuncia il licenziamento di parte degli impiegati per far fronte alla «forte perdita di diversi milioni di euro» che la società ha registrato nel corso dell’ultima stagione:

«La retrocessione dalla Serie A alla Serie B avvenuta al termine del campionato calcistico professionistico 2013/2014 ha determinato una sensibile riduzione del volume d’affari della società, considerato che i proventi connessi alla partecipazione al Campionato della massima Serie sono di gran lunga superiori a quelli relativi al Campionato di Serie B, con conseguente impatto negativo su tutti i conti della società anche sui risultati commerciali dei punti vendita – quelli di Catania e Mascalucia- , che non risultano più redditizi».

Prevista, dunque, la chiusura dei due “Catania Point”.  Saranno dieci, invece, i dipendenti licenziati, tra magazzinieri, giardinieri, commesse, operatori amministrativi e addetti alla contabilità. Secondo Milazzo, è questa «l’unica soluzione necessaria per realizzare una improcrastinabile riduzione dei costi del personale, ed evitare l’aggravarsi delle perdite economiche il cui protrarsi determinerebbe la inevitabile compromissione dell’attività aziendale».