Catania rialzati o rischi il tracollo

Fabio Di Stefano

Filippo Galtieri - CalcioCatania.it

Adesso non si può più scherzare. Dopo la disfatta di Ischia, tra l’altro una diretta concorrente alla salvezza, solo un punto separa il Catania dalla zona play out. Le vittorie del Monopoli e dell’Akragas, rigenerato dalla cura Rigoli, rendono ancor più precaria la situazione di classifica di Calil e compagni.

Nemmeno il calendario delle prossime gare tende la mano ai rossazzurri. Sabato al Massimino arriverà il lanciatissimo Lecce di Braglia, che dopo un filotto di risultati positivi mira prepotentemente al primo posto. Subito dopo ci saranno da affrontare il Catanzaro in trasferta e, di nuovo in casa, la capolista Casertana. Un programma davvero niente male per una squadra che non brilla per condizione fisica e psicologica.

Seguendo il campionato del Catania si ha l’impressione di vedere un film già visto. Sono ormai tre anni che i rossazzurri frequentano, quasi assiduamente, la zona retrocessione. Il canovaccio è più o meno lo stesso: obiettivi altisonanti, risultati diametralmente opposti. Si è passati in questo modo da una campionato, l’ultimo in serie A, che doveva lanciare il Catania verso orizzonti europei, alla retrocessione in serie B. Peggio ancora è andata la scorsa stagione, quella che, a sentire le dichiarazioni dei massimi dirigenti, doveva consentire ai rossazzurri un agevole ritorno in massima serie, e che invece è andata a finire come tutti sappiamo.

In questa stagione la dirigenza etnea ha mantenuto un profilo basso, dichiarando di puntare alla salvezza come obiettivo primario. Certo, le tre vittorie iniziali avevano acceso l’entusiasmo della piazza tanto da fare pensare a qualcosa di più importante. Adesso la salvezza non rappresenta più il traguardo minimo, ma l’unico da centrare. Lo dicono la classifica e le prospettive di un club che non dà certezze sul proprio futuro. Alle parole di Bonanno nella conferenza di inizio stagione (il dg aveva dichiarato che il Catania non può programmare a lunga scadenza, essendo in vendita e con una situazione economica da appianare), si aggiungono quelle più recenti di Pitino: “Le nuove vicende giudiziarie del nostro presidente non ci hanno impedito di lavorare in sede di mercato. Sul futuro non siamo in grado di dare certezze ed è più giusto chiedere a chi ha competenze a livello amministrativo”. Parole che non lasciano tranquilli i tifosi catanesi.