Catania, un brutto addio al 2016: pari tra rabbia, fischi e gelo

calciocatania.it
Marco Di Mauro

dal nostro inviato al Massimino

Il 2016 del Catania si conclude con un punto che vale i fischi di buona parte del congelato pubblico del Massimino. In un’atmosfera polare, il Catania non riesce a superare l’Andria, mostrando di soffrire le numerose assenze ma pure la difficoltà di produrre un gioco convincente. I rossazzurri sbagliano un rigore nel secondo tempo e non riescono a capitalizzare la superiorità numerica.

Il Catania va subito vicino al gol, ma non abbastanza da esultare. Al secondo minuto Russotto viene lanciato in profondità, trovandosi a tu per tu col portiere avversario. In posizione defilata, l’attaccante preferisce superare il portiere palla al piede anziché tentare di scavalcarlo con un pallonetto: gesto tecnico complicato, ma nel suo bagaglio. Il successivo passaggio al centro trova impreparati sia Di Grazia che Barisic. Entrambi svirgolano la conclusione in porta. Sugli sviluppi del calcio d’angolo che ne segue, Mbodj svetta di testa in area piccola. I riflessi di Poluzzi evitano, sulla linea di porta, il vantaggio rossazzurro.

Nei minuti seguenti l’Andria, schierata a cinque a centrocampo, prende il controllo della fascia centrale del campo. Al 20esimo Monticelli, da posizione ravvicinata ma vicina al palo, impegna Pisseri con un tiro potente, che il portiere devia in angolo. Il Catania soffre l’assenza di Biagianti a centrocampo e la difficoltà di Mazzarani e Di Grazia nell’interpretare il ruolo chiesto da Rigoli. L’assetto tattico appare spezzato un due tronconi, uno che attacca e l’altro che difende, la cui giunzione è rappresentata dai lanci lunghi di Scoppa, in cabina di regia. È così che al 22esimo Mazzarani, sempre su assist di Russotto, conclude debolmente a giro un’occasione utile.

L’acuirsi del freddo, al quale si aggiunge una pioggerella gelida che svuota gli spalti già poco popolati, coincide col congelarsi degli equilibri in campo e delle emozioni. C’è spazio più per i calci che per il calcio. Fino all’intervallo sono le decisioni singolari dell’arbitro Marchetti a riscaldare gli animi dei tifosi e dei calciatori. Il direttore di gara lascia passare alcuni falli a danno del Catania senza estrarre il giallo, generando le proteste da spalti e panchina rossazzurra. Sul finire di primo tempo risparmia il rosso a Cianci per un fallaccio su Mbodj e sventola i primi due gialli all’attaccante dell’Andria e a Di Cecco, che per reazione aveva spintonato l’avversario.

La gara, che nel secondo tempo pare già in ghiacciaia, potrebbe sciogliersi al 16esimo quando l’arbitro assegna rigore per un discutibile intervento in area su Di Grazia. Nonostante la temperatura, Mazzarani non è abbastanza freddo dal dischetto e si fa parare il rigore da Poluzzi. Al 23esimo un fallo da ultimo uomo, stavolta netto, su Mazzarani causa l’espulsione di Rada. L’attaccante cade in area, ma la punizione viene battuta dal limite, dove l’arbitro indica abbia avuto inizio la trattenuta. Intanto Rigoli ha già sostituito Di Grazia con Piermarteri. Favarin invece, risponde con l’inserimento di un difensore per colmare la lacuna seguente l’espulsione.

Beccato dai tifosi – rimasti in silenzio per dimostrare vicinanza a Ciccio Famoso, ultra della Sud ricoverato in ospedale – per il gioco insoddisfacente e povero offerto dalla squadra, il tecnico del Catania inserisce un altro attaccante, per provare a sfruttare la superiorità numerica, al 36esimo. Fuori Mazzarani per Anastasi. Quindi, a meno di cinque minuti dalla fine, dentro anche Paolucci per Bucolo. Davanti al Catania, che solo alla fine si sbilancia, c’è un’Andria che ha già ritrovato gli equilibri difensivi e protegge il pareggio con tutti gli effettivi dietro la linea del pallone. Gli assalti del Catania si concludono nel nulla di fatto e vengono frustrati dalle continue perdite di tempo dell’Andria. Atteggiamento che, a fine gara, genera un principio di rissa tra i calciatori.

Lo 0-0 porta il Catania a 28 punti (35 sul campo), facendolo restare in zona play off. Il 2016 si interrompe insieme alla striscia di sette vittorie consecutive. Adesso, per i calciatori, pausa fino all’8 gennaio. La squadra tornerà ad affrontare il prossimo impegno ufficiale il 21 gennaio, a Fondi.