Combine-bis, timore penalità per Catania. Grasso: «Non credo a condanna»

Foto di repertorio (MondoCatania)
Marco Di Mauro

Altre due partite del Catania nel mirino della giustizia sportiva per presunte combine. E nuovo timore di penalizzazione per la squadra – che ha da poco iniziato la preparazione al prossimo campionato di Lega Pro – in caso di condanna. «Non credo che ciò si verificherà», spiega a MondoCatania.com Giovanni Grasso, l’avvocato del patron etneo Antonino Pulvirenti.

Le gare interessate sono Bologna-Catania (2-0) del 27 aprile e Brescia-Catania (4-2) del 9 maggio. «Dovrebbero ritenersi delle vicende già assorbite e pertanto escluse». In altre parole, secondo il professore Grasso, non è possibile che si faccia un secondo processo sulle stesse accuse.

L’avvocato, che difende l’ex presidente nel processo ordinario sulle combine, esclude «che si possa arrivare a una sentenza di condanna», e quindi anche nuovi punti di penalizzazione per il Catania. «Tra l’altro – aggiunge – le prove dei fatti restano inconsistenti».

Il club è stato deferito alla commissione disciplinare insieme a Pulvirenti, all’ex direttore sportivo Daniele Delli Carri, a Piero Di Luzio e Fernando Arbotti. Questi ultimi, accusati nell’inchiesta Treni del gol di essere gli organizzatori delle combine. «Guarderemo bene gli atti», conclude Grasso.

Le gare, che fanno parte del campionato di serie B 2014/15, figurano tra quelle poste sotto indagine dall’inchiesta Treni del gol. Non tra le cinque per le quali, però, l’ex presidente avrebbe ammesso davanti al gip il tentativo di alterare il risultato. E per le quali, insieme al Catania, è stato condannato con sentenza definitiva dai tribunali sportivi.