Fifa: Respinto ricorso Catania su penalità. Lo Monaco: «Ci rivolgeremo al Tas»

Marco Di Mauro

La commissione disciplinare della Fifa dice no al ricorso del Calcio Catania. La notizia è arrivata poche ore fa. Il club chiedeva l’annullamento dei sei punti di penalità inflitti per il mancato pagamento di alcune rate relative all’accordo di traferimento di Lucas Castro dagli argentini del Racing Club de Avellaneda. Adesso la società rossazzurra ha trenta giorni di tempo per presentare appello al Tribunale arbitrale dello Sport (Tas). «Lo faremo senz’altro. Lo stiamo già preparando e speriamo che i giudici ci diano ragione, stavolta», dice a MondoCatania l’amministratore delegato Pietro Lo Monaco. Ma il buon esito della vicenda non è, oggi, il finale più probabile.

Se neanche il Tas darà ragione al Catania, tramonterà ogni speranza di annullamento o riduzione dei sei punti di penalità in classifica (sette, considerato quello comminato per inadempienze fiscali) che pesano sulle ambizioni e pare anche sull’animo della squadra. «Di certo c’è che il Catania non ha rispettato gli accordi con il club argentino, che pur essendo in diritto di rivolgersi alla Fifa ha mostrato di essere intransigente», sostiene Lo Monaco. Accade di frequente, soprattutto nei trasferimenti internazionali, che le società creditrici minaccino di interessare la giustizia sportiva, ma raramente quest’ultima viene tirata in ballo. «Non ci si guadagna nulla – spiega il dirigente – Invece, in questo caso il Racing ha chiesto di punire il Catania coi sei punti di penalità».

Per spingere gli argentini a tanto, i rapporti col Catania dovevano essere tutt’altro che buoni. «Non ero ancora rientrato quando è successo tutto questo casino – continua – Sarebbe bastato dare al Racing un anticipo, anche cinquanta lire, per evitare che la questione arrivasse alla giustizia sportiva e generasse la penalizzazione». Ma le cinquanta lire, a quel tempo, o non c’erano o comunqe non sono state spedite in Argentina:«Una volta che era tutto perso ho tentato di recuperare il perso, ma non è facile. Il perso è perso». Nonostante queste parole suonino fataliste, Lo Monaco spera ancora di potere ottenere ragione: «La speranza ce l’ho sempre». Ma non sarà facile convincere i giudici del Tas, anche se in passato è capitato che ribaltassero sentenze della disciplinare.

Il tribunale dello Sport ha ampi poteri e vasta autonomia, tanta da rendere possibile anche l’impossibile.  Il Catania proverà a fare valere il peso del nuovo accordo economico sottoscritto col Racing – una volta che Lo Monaco aveva ripreso il controllo a Torre del Grifo -, e in osservanza del quale sono giù state pagate le prime due rate (il debito originario ammonta a circa 500mila euro). Intanto sono stati chiesti al club argentino dei nuovi certificati che possano rendere il ricorso al Tas più solido di quello smontato dalla commissione disciplinare. Il punto cruciale, come chiarito a MondoCatania dall’avvocato dello sport Mattia Grassani, resta convincere i giudici che il nuovo accordo sia stato raggiunto prima che la Fifa disponesse la penalizzazione.