I giocatori e l’ipotesi partite vendute: Treni del gol/2, no rossazzurri coinvolti

Marco Di Mauro

Inizia la fase preliminare della seconda tranche del proceso Treni del gol. In questa sono coinvolti anche alcuni calciatori, tra i quali, secondo l’ipotesi degli investigatori, potrebbero esserci quelli che sarebbero stati avvicinati con l’obiettivo finale di combinare sei partite del Calcio Catania facenti parte del campionato di serie B 2014/15. Tra i nomi degli indagati non ci sarebbe nessun rossazzurro. Per la prima tranche del procedimento sono già stati rinviati a giudizio il club etneo, l’ex presidente Antonino Pulvirenti, l’ex amministratore delegato Pablo Cosentino e ognuno degli altri imputati. Per tutti l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.

Per quel che riguarda la seconda tranche il gip tribunale di Catania Fabio Di Giacomo Barbagallo ha nominato ieri mattina – nel corso dell’incidente probatorio svolto all’interno dell’aula intitolata alla memoria del penalista Serafino Famà – il perito che avrà il compito di elaborare la cosiddetta copia forense. Che significa acquisire il materiale su cui si fondano le ipotesi accusatorie e metterlo a disposizione delle parti. Erano mesi che il procedimento era fermo al punto di partenza. Tutto a causa del fitto elenco di imputati – sarebbero ben 31 – che ha reso più complicato e lungo del previsto il completamento delle operazioni di notifica. Passaggio indispensabile, quest’ultimo, per procedere verso le tappe successive della fase preliminare, che potrebbe concludersi con la richiesta di rinvio a giudizio, o con lo stralcio della posizione di alcuni dei soggetti coinvolti, o anche con la cancellazione di alcuni di questi ultimi dal registro degli indagati.

Per nessuno degli indagati, finora, è comunque stato formulato alcun tipo di accusa. L’incidente probatorio serve proprio a questo. Il perito estrarrà dai dispositivi informatici delle conversazioni, sulla cui base il pubblico ministero potrà trarre spunto per valutare meglio se e quale l’ipotesi di reato contestare ai singoli soggetti. Tra questi non figurerebbe alcun calciatore che ha militato in rossazzurro nella stagione a cui appartengono le partite che sarebbero state oggetto di tentativo di combine da parte degli allora dirigenti del Catania già rinviati a giudizio. Sono le gare giocate dal Catania contro Avellino, Varese, Trapani, Latina, Ternana, Livorno. Ci sarebbe invece, tra gli indagati, il nome di Pietro Lo Monaco. Le indagini sull’attuale addì del Catania  riguarderebbero dei fatti che risalirebbero al tempo in cui era dirigente del Messina e che non sono in nessun modo collegati a quelli che toccano le vicende del Calcio Catania oggetto dell’inchiesta.

Secondo l’ipotesi degli investigatori, a essere coinvolti nel giro di partite che si presumono combinate a favore del Catania– pare al prezzo di 10mila euro ognuna – non sarebbero stati i club nominati ma alcuni calciatori allora militanti nelle squadre avversarie. Va precisato che non vi è però – al momento – alcun riscontro telefonico né fotografico della loro effettiva connivenza, e neppure dei pagamenti che sarebbero spettati loro.  Gli inquirenti non avrebbero ritenuto necessario questo tipo di accertamento sull’ipotesi di reato, basando la loro ricostruzione su un ragionamento deduttivo: tre indizi fanno una prova. Punto, questo, fortemente contestato dalle difese degli imputati, che evidenziano tra l’altro come tutti i calciatori chiamati in causa abbiano negato ogni addebito di fronte al procuratore federale e siano passati indenni al vaglio della giustizia sportivaChe invece ha già condannato in via definitiva il Catania e Pulvirenti.

Il tribunale di Catania ha sin dapprincipio separato su due binari il processo Treni del gol. Il primo ha già portato ai rinvii a giudizio, chiesti dal pubblico ministero Alessandro Sorrentino e disposti dalla giudice Francesca Cercone. Su questo viaggiano solo gli imputati che nella fase iniziale delle indagini,  con ordinanza del gip, sono stati sottoposti ad arresti domiciliari: Antonino Pulvirenti, Pablo Cosentino, Daniele Delli Carri, Giovanni Impellizzeri, Piero Di Luzio, Fabrizio Milozzi, Fernando Arbotti. Con l’aggiunta del Calcio Catania. La disposizione della misura cautelare ha permesso di stralciare la posizione degli accusati e avviare un iter più rapido che ha evitato il rischio delle prevedibili lungaggini sofferte invece dalla seconda tranche. Il convoglio che viaggia sul secondo binario, per l’appunto, ospita anche i calciatori tra i quali inquirenti sospettano esserci i soggetti che avrebbero venduto la loro disponibilità a combinare le partite. C’è infine da precisare che la sovrapposizione temporale dei procedimenti è già stata oggetto di contestazione da parte delle difese degli imputati nel corso della fase preliminare già conclusa.