Inno alla catanesità

Marco Di Mauro

Nonostante l’ultimo posto, gli otto punti di distacco dalla salvezza, il pubblico rossazzurro ha risposto presente all’iniziativa ‘Al fianco dal Catania’: prezzi stracciati in tutti i settori, così disposto dal club per riempire gli spalti in occasione dell’anticipo pre-pasquale. La certezza della vigilia: gara decisiva per la ‘non-retrocessione’. Il dubbio della vigilia: Sostegno o contestazione?

Rossazzurri in campo per il riscaldamento: fischi dalla curva, applausi dalle tribune. La sfida tra il Catania ed il suo pubblico inizia ancor prima di quella conla Sampdoria.Aproposito, tra i blucerchiati due gli ex: Lopez fischiato, abbassa il capo; Mihajlovic applaudito, saluta la tribuna. I diciottomila del Massimino concordano, stavolta.

Polemiche dopo la sfida contro il Milan. Confronto con squadra e dirigenza a metà settimana. Reazioni contrastanti all’annuncio di Pulvirenti sul futuro, che prevede poteri più rilevanti alla discussa figura di Pablo Cosentino. Sostegno alla squadra, dal primo all’ultimo istante, a dispetto dei timori nutriti ed espressi dallo stesso allenatore rossazzurro nell’incontro con la stampa.

Alla fine della gara, Pellegrino dirà di un pubblico esemplare, giustificando persino i fischi ad ogni sostituzione come delle critiche naturali. E lo sono. Come lo sono i fischi sonanti a Maxi Lopez, tra paura e rancore. E lo è persino il coro auto-ironico che i tifosi, nonostante i tre punti, si dedicano come sonetto pasquale: “E tanto già lo so..”. Inno alla scaramanzia o rassegnazione? Catanesità, come tutto il resto.

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