Leto: Per te “ancora” è NO

Benedetto Napoli

Sabato al minuto 73 dagli spalti dell‘Angelo Massimino sono partiti i primi, timidi applausi per un Sebastian Leto che finalmente ha lasciato intravedere qualche lieve segnale di ripresa. Ad accezione dei fischi piovuti dalla Nord. Dopo i  fischi che lo hanno accompagnato in questa prima parte di stagione, finalmente tramite le prime convincenti prestazioni giungono segnali distensivi da parte della tifoseria etneo nei confronti del giocatore ex Liverpool e Panathinaikos.

In settimana la redazione di MondoCatania ha lanciato un sondaggio nel quale chiedeva ai propri lettori cosa pensano di queste ultime prestazioni dell’argentino: credere ancora nel Mago oppure credere al proverbio “una rondine non fa primavera“?

Il responso del sondaggio fino a qualche settimana addietro poteva sembrare scontato ma visto le ultime prestazioni l’hanno reso imprevedibile ed eterogeneo: difatti i nostri lettori continuano a bocciare severamente l’argentino, contestandogli scarso impegno ed attaccamento alla maglia. La maggioranza si augurano che nella sessione invernale del calciomercato il numero 11 etneo faccia le valigie per un “a mai più arrivederci!“.

Bisogna però ricordare come Leto durante il precampionato non abbia disputato nessuna delle amichevoli sotto la guida di Maurizio Pellegrino a causa di un programma differenziato stilato dal preparatore atletico Ventrone. Convocato già dalla prima di campionato sotto la gestione dell’attuale responsabile del settore giovanile rossazzurro ha trovato poco spazio e quando è stato impiegato è incappato in prestazioni che definire insoddisfacenti è un eufemismo (Crotone Docet).

Sotto la gestione Beppe Sannino inizialmente  le cose sembravano non esser cambiate – limitando l’anali all’ambito sportivo – le prestazioni continuano a mancare ed i fischi dagli spalti piovono sempre più copiosi. Ecco che sia nel match perso contro l’Avellino che soprattutto nel match interno contro il Varese arrivano i sentori di un atteggiamento diverso del giocatori. I primi segnali di una voglia e di un agonismo  diversi, nuovi, ma non ancora sufficienti a soppiantare il ricordo del passato e far cambiare idea ai tifosi. Sarà possibile? In passato, casi in parte simili ed in parte diversi, si ricordano: ad esempio Marchese, Barrientos ed ancor più eclatante il caso Delvecchio.

Non resta che attendere la prossima gara in casa del Trapani. Sannino lo disse in conferenza: “Spero che Leto capisce che a volte basta pochissimo, anche solo un episodio per sbloccarsi da un momento difficile e ribaltare la situazione”. Marylin Manson una volta disse che “la musica è la forma più forte di magia“, parafrasando il cantante statunitense, il Mago in camiseta rossazzurra dovrà sostituire la musica con i goal per trasformare i fischi in applausi e tornare a stupire con le magie che in questo momento non funzionano.

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