MASCARA- “Perugia prova play-off per il Catania”

Redazione

Oggi, a quasi 36 anni, Giuseppe Mascara ha deciso di lasciare il calcio professionistico tornando a rimettersi in gioco nei campi di Eccellenza con la casacca del Siracusa dopo 141 reti in 546 gare. Nessun appassionato di calcio però potrà mai dimenticare le gesta di un calciatore dotato di grande estro e tanta, tantissima, qualità. Tra tutte, la rete dello 0-4 in un derby siciliano tra Palermo e Catania, siglata da centrocampo e valsagli il premio come miglior gol del campionato italiano del 2009, resta il gioiello più prezioso nella sua lunga collezione. Dopo una parentesi in Arabia Saudita, lo scorso anno è tornato in Italia e proprio in Serie B, con la maglia del Pescara, ha deciso di disputare l’ultima stagione ad alti livelli dopo una carriera fatta di gol, assist e magie, condita anche da una presenza da titolare in Nazionale nella vittoriosa sfida all’Irlanda del Nord del 2009.

Sabato il campionato di Serie B vedrà di fronte Catania e Perugia, due delle ex squadre di Mascara, in una gara che si prospetta davvero spettacolare. Proprio per questo abbiamo chiesto all’attaccante siciliano di raccontarci il suo punto di vista.

Cosa vuol dire Catania per Giuseppe Mascara e come vede oggi i rossazzurri?
Catania fa parte della mia vita perché in rossazzurro ho passato dieci anni della mia carriera con tanti risultati positivi ma soprattutto con tantissime emozioni che mi restano dentro e che sempre porterò con me. Poi da siciliano le sensazioni naturalmente si raddoppiano. Per quanto riguarda la situazione attuale devo dire che sono assolutamente sorpreso. Ad inizio stagione non avrei scommesso un centesimo sul fatto di poter trovare gli etnei così in basso in classifica perché la società ha fatto grandi sforzi per tenere in rosa i calciatori che facevano parte della squadra dello scorso anno, della Serie A insomma, che erano e sono tutt’ora giocatori validissimi. Il problema però nasce perché se non si conosce la categoria fatica tanto all’inizio. La Serie B è molto diversa dagli altri campionati, non serve solo saper giocare a calcio ma bisogna anche e soprattutto correre più degli altri. Sicuramente molti giocatori hanno un po’ patito questa situazione ma credo che ci siano i presupposti per risalire.

In Umbria invece ha trascorso un anno ma è comunque entrato nella storia del club e nel cuore dei tifosi.
A Perugia abbiamo ottenuto grandi risultati. Quell’anno vincemmo il campionato anche se poi tutto fu vanificato dal fallimento della società. Pur non percependo lo stipendio comunque in campo la squadra riusciva a fare la differenza grazie soprattutto allo splendido lavoro fatto dal Mister Colantuono che aveva creato un gruppo solido e importante. Per quanto riguarda il campionato attuale devo dire con piacere che gli umbri stanno facendo cose egregie ma credo sia il frutto di un buon lavoro fatto nel corso degli ultimi anni. Nell’ultimo periodo sono riusciti ad ottenere risultati soddisfacenti che hanno cancellato i problemi che hanno portato ai vari fallimenti e sicuramente non era facile riportare tutta questa gente allo stadio.

Sabato Catania e Perugia si affronteranno al Massimino. Che partita potrà essere?
Penso che per il catania sia la prova del nove perché si deve valutare la squadra allestita nel mercato di gennaio e constatare se veramente sono stati risolti i problemi di inizio anno in modo da raggiungere i play off visto che sappiamo benissimo che nel campionato di Serie B basta inanellare un filotto di tre/quattro vittorie consecutive per essere a ridosso dei primi mentre, al contrario, perdendone due o tre, si rischia di essere invischiate nella zona play out. Oltretutto, superando questo ostacolo il Catania ha poi la possibilità di affrontare squadre abbordabili e poter quindi risalire la classifica. Il Perugia però non è affatto un avversario facile da sfidare. È una squadra solida, tosta, compatta anche se nelle prime giornate di campionato ha fatto sicuramente meglio di quanto ha fatto vedere nella seconda parte. Comunque credo che abbia tutte le carte in regola per far bene in Serie B e poter raggiungere gli obiettivi prefissati.

Ha parlato di un campionato di Serie B diverso dagli altri, cosa vuol dire e cosa pensa di questo torneo?
Io ho giocato in B lo scorso anno e lo si intuiva anche allora: un risultato scontato non c’è mai. Non è sempre detto che i più forti vincono, o quantomeno che lo facciano immediatamente. Dico questo perché alla fine credo che i valori emergano e i verdetti finali siano quelli più giusti ma non è raro vedere delle sorprese soprattutto nei primi mesi. Il Carpi è di sicuro la sorpresa piacevole del girone di andata anche se adesso non saprei dire se possano lottare fino in fondo. Per adesso quello che è certo è che giocano molto bene però credo che alla lunga le squadre più blasonate riusciranno a raggiungere la vetta della classifica. Compagini come Bologna, Livorno e lo stesso Catania restano le principali candidate alla promozione secondo me anche se magari con percorsi diversi e più o meno complicati.

(fonte:legaserieb.it)