«Non chiedo 0-3 ma indagine Ministero»: Lo Monaco sull’aggressione a Siracusa

Marco Di Mauro

dal nostro inviato a Siracusa

«Non chiederemo lo 0-3 a tavolino ma andrò fino al Ministero dell’Interno con le foto e i video che documentano quanto successo oggi su questo campo». È un Pietro Lo Monaco inferocito quello che, nell’immediato dopo partita della sfida giocata al De Simone di Siracusa, MondoCatania intercetta poco prima del ritorno verso Catania. In sala stampa la squadra – battuta sul campo per 1-0 – non si è presentata. «Non c’è nulla da commentare, sia per quel che è successo prima sia per quel che è successo sul campo, dove abbiamo dominato». Il riferimento del dirigente rossazzurro è, anzitutto, all’aggressione subita nel pre-partita, durante la ricognizione del campo, dai calciatori rossazzurri, affrontati a muso duro da alcuni ultras che si trovavano sul terreno di gioco.

«Voglio capire se a Siracusa vige l’impunità – spiega Lo Monaco – Se quanto successo oggi passasse sottotraccia rischia di dare il messaggio che ci si può comportare liberamente così, che questa è la normalità». Quel che pare abbia indispettito l’amministratore delegato più del fatto in sé, è che scene simili si erano già verificate nella partita di Coppa Italia che il Catania aveva giocato proprio al De Simone, questa estate. «Un tifoso è stato libero di attraversare tutto il campo per andare ad aggredire i nostri tifosi. Adesso ci siamo trovati gli ultras in campo al momento della consueta ricognizione, che hanno cominciato a inveire contro i nostri giocatori. Ma di che stiamo parlando?». In occasione della partita di Coppa Italia, va ricordato, un pullman dei tifosi fu preso a sassate (il mezzo tornò indietro con un vetro rotto, ndr). L’atmosfera che precedette e seguì quella partita – fatta anche di tensioni tra tifoserie al di fuori dello stadio – spinse le forze dell’ordine a diramare, successivamente, un comunicato in cui si sosteneva che la gara non sarebbe dovuta neanche cominciare e il presidente aretuseo Cutrufo a minacciare le dimissioni.

In quell’occasione, in cui la gara risentì per due volte del lancio di oggetti dalle tribune, giudice sportivo punì il Siracusa soltanto per alcuni fumogeni lanciati in campo e non per l’invasione. «Chiederemo un’indagine su quanto avvenuto oggi. È inconcebile trovare gli ultras in campo fino alle 13.10, quando la partita inzia alle 14.30. Si è evitato il parapiglia non so come». A intervenire per allontanare gli ultas sono stati, in prima battuta, alcuni responsabili del Siracusa. Le responsabilità di quanto accaduto, di chi sono? «Le forze dell’ordine erano colpevolmente assenti – riprende Lo Monaco – e gli steward pure». La società etnea, tuttavia, non avanzerà alcuna richiesta alla federazione per ottenere lo 0-3 a tavolino. «Quanto accaduto non ha inciso sul rendimento della squadra, che in campo ha stradominato e meritava di vincere in maniera netta. Purtroppo abbiamo perso, il calcio a volte è questo.