Pedullà duro su Cosentino, dal 2014 nove messaggi profetici per avvertire Pulvirenti

Redazione

CATANIA – Il nono messaggio è arrivato solo pochi giorni fa. Se dovesse essere profetico, come i precedenti, i tifosi del Catania hanno davvero poco da essere ottimisti guardando il futuro. Pubblichiamo, tratte dal sito alfredopedulla.com, gli editoriali che, dal Gennaio 2014 ad oggi, il giornalista di SportItalia Alfredo Pedullà ha incentrato sul Catania e sull’operato di Pablo Cosentino.

21 Marzo 2015
Cosentino-Marcolin, il Catania affonda.
«Pablo Cosentino sta affondando il Catania, senza che nessuno intervenga e senza chePulvirenti capisca che la situazione si sta facendo drammatica. Sempre calcisticamente parlando. A Cosentino e al suo staff non resterebbe che presentare le dimissioni per il bene del Catania. Sono finiti i tempi degli elogi gratuiti, quelli che viaggiavano a senso unico. Addirittura lo scorso gennaio Cosentino era considerato l’artefice del “Catania italiano”. I danni sono stati fatti prima, in modo inenarrabile […] A Catania ci vuole un pronto intervento, forse ritengono la classifica non troppo chiara e allarmante. Scherzare con il fuoco sarebbe devastante».

01 Marzo 2015
Occhio, Catania: con Cosentino al timone i disastri continuano

«[…] con la sua gestione l’ex agente Fifa, che ha dimostrato di non essere all’altezza da dirigente, rischia di battere tutti i record negativi. […] se Pulvirenti non riprendesse in mano la situazione, evitando di lasciare ancora il pallino a Cosentino, significherebbe andare incontro a un potenziale record negativo […] E se Pulvirenti continuerà a non capirlo, significa che non sono bastati mesi e mesi di disastri più o meno annunciati».

23 Febbraio 2015
Cosentino ha distrutto il Catania. E Pulvirenti cosa fa?
«Lunedì scorso, durante e dopo Catania-Crotone, ha scatenato l’inferno, prendendosela con gli arbitri, con i dirigenti avversari. Una furia. Ieri, dopo l’ennesimo tonfo a Pescara, Pablo Cosentino non ha trovato un alibi, una scorciatoia[…] Da quando si è insediato a Catania con un ruolo da dirigente, Cosentino ha fatto il quadruplo dei danni che avrebbe provocato la più violenta nevicata o grandinata della storia. Non è un dirigente, non lo è mai stato, non può diventarlo all’improvviso. Si affida a collaboratori non all’altezza, ha utilizzato e sprecato tutti i bonus possibili e immaginabili, il credito è finito da una vita […]  sarebbe il caso di chiedere al presidente Pulvirenti: ma lei pensa che sia il caso di far sprofondare ancor di più il Catania senza un minimo intervento?

19 Gennaio 2015
“La continua rincorsa del signor Pablo”

«[..] Il Catania cerca di recuperare a gennaio quanto ha sbagliato in estate. Non obbligatoriamente nella scelta degli acquisti, soprattutto nella gestione degli elementi in uscita, molti demotivati e senza la fame giusta […] Catania era abituata troppo bene per pensare che possa accontentarsi di un ruolo di secondo piano. E questo, prima o poi, il signor Pablo lo memorizzerà bene. Già troppi mesi persi e troppi errori importanti. Strafalcioni veri, una classifica che piange, una tifoseria disperata. Signor Pablo, si dia una mossa».

13 Settembre 2014
“Catania, il problema non è soltanto l’allenatore”
«Ma è giusto ribadire un concetto: al Catania manca la figura del direttore sportivo, il collante tra dirigenza e squadra, un ruolo assolutamente scoperto. Pablo Cosentino è ormai il principale riferimento del club, il presidente Pulvirenti ha altri impegni, prima c’era una figura come Lo Monaco onnipresente. Ora manca un riferimento, un uomo di campo e di scrivania, il classico direttore sportivo. E non si può passare da una presenza no stop a una situazione tutta da monitorare: dopo il pareggio contro il Lanciano, Cosentino aveva giustamente l’esigenza di staccare la spina per oltre una settimana. Ma il lavoro che andava avanti aveva e ha bisogno anche di qualcuno in grado di tenere la situazione sotto controllo».

12 Settembre 2014
“Cosentino, l’allenatore a Catania e i tappeti mediatici
«[…] Dopo essere stato l’artefice numero uno della retrocessione dalla serie A, al ” pronti via bis” Cosentino si è presentato con una serie di operazioni opinabili. Un esempio: tenere fuori lista Moretti per acquistare Calello non è il massimo della vita. E mettere subito in discussione Pellegrino, che non sarà l’allenatore ideale per la B ma che era stato confermato senza indugi, è l’ennesima riprova dell’improvvisazione allo stato puro».

06 Aprile 2014
“Catania,  le “magie” firmate Pulvirenti-Cosentino
«Anche perché era stata confermata gente che, diplomazia a parte, era rimasta controvoglia. Dalle “magie” di Cosentino a quelle di Pulvirenti: dispiace per una piazza storica e per una tifoseria appassionata. I numeri danno ancora mezza speranza, ma ci vorrebbe una quadrupla impresa. E l’esonero di Maran sembra un altro segnale di resa.

19 Gennaio 2014
Catania, un disastro con la firma di Cosentino

«Il Catania non riesce a rialzarsi, forse pensa che sia un problema di allenatore, ma i fatti dicono esattamente il contrario […] la squadra ha altri limiti. E soprattutto paga la confusione di Pulvirenti che ha promosso un agente come Pablo Cosentino nel ruolo di vice-presidente. Da quel momento il Catania è andato in rotta di collisione: strategie di mercato superficiali, neanche uno straccio di organizzazione, operazioni che indubbiamente non giustificherebbero un piano di rafforzamento. Cosentino ha ottima stampa ma gli resta soltanto quella. Ha messo su un disastro di proporzioni enormi, con l’avallo dell’indifendibile presidente Pulvirenti»

15 Gennaio 2014
“La rincorsa continua del signor Pablo”

« Il signor Pablo[…] è forse ancora convinto che le operazioni estive siano state giuste, azzeccate, impeccabili. Poi trova la sponda di qualche giornalista che gli fa da scendiletto e lui si sente irresistibile. Il Catania ora si sta muovendo bene, sta prendendo gente per risalire in classifica e per programmare un futuro più luminoso. E la rincorsa del signor Pablo continua, scalando le montagne».