Primo piano: Pulvirenti, delinquenza masochistica e demone dell’ignoranza

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Pulvirenti: la delinquenza masochistica (FantaGazzetta)

““Visto che, su Pulvirenti, e le partite combinate – dice Carlo Nesti, al Direttore della Radio Vaticana Italia Luca Collodi, nella rubrica “Non solo sport” del lunedì, alle 12,35 – se ne sono dette di tutti i colori, vorrei soffermarmi su 2 riflessioni, sperando che siano un po’ più originali. La prima è che il presidente del Catania aveva chiesto lui stesso alle forze dell’ordine di far mettere sotto controllo il telefono, in quanto si sentiva minacciato dai tifosi. Nel periodo di vigilanza, era talmente normale, per lui, e per altri, uscire dai confini della lealtà e della regolarità, che sono state proprio le sue telefonate a generare lo scandalo. In sostanza, un delirio di onnipotenza, lo stesso che si verificò con Moggi ai tempi di Calciopoli, e cioè la certezza di essere diventati, ormai, intoccabili, e di potere dire e fare certe cose, come se fossero “normali”. La seconda riflessione, che vale per tanti dittatori della storia, è: meno male che, a causa di questo delirio di onnipotenza, tanti delinquenti, in generale, smarriscono, ad un certo punto, prudenza e scaltrezza! Se non commettessero clamorosi autogol, continuerebbero a governare nei secoli dei secoli, tipo Blatter, senza nessuno in grado di arginare il loro strapotere. In definitiva: la stupida arroganza, spesso, è la salvezza degli onesti.

Streghe ed esorcisti: il calcio è posseduto dal demone dell’ignoranza (SportCafè24)

“Apriamo i giornali e leggiamo due notizie raggelanti, due spunti di cronaca apparentemente distanti anni luce fra loro, ma in realtà così vicini da far venire i brividi. La prima proviene dalla città di Deyr az Zor, in Siria, dove l’Isis hadecapitato due donne accusate di stregoneria. A qualche migliaio di chilometri di distanza (sulla carta, ma in realtà si tratta di luoghi confinanti) spunta poi la seconda: due dirigenti del calcio italiano – il numero uno del Catania Antonino Pulvirenti e il “fazo tuto mi” Claudio Lotito – parlano della crisi che ha colpito la squadra etnea, e quel che segue è un vero e proprio viaggio al centro del buio. Tenetevi forte: è tutto vero. Cominciamo da Pulvirenti, l’uomo che ha ammesso di avercomprato 5 partite a 100mila euro l’una per salvare la società rossoazzurra dalla retrocessione in Lega Pro. Prima di dar fondo al forziere, però, il pio Antonino le prova tutte, compresa la via dell’occultismo. “Prima mi ha consigliato una maga vicino a Catania – racconta il reo confesso al gip del capoluogo siciliano riferendosi a una telefonata col presidente della Lazio – ma non ha funzionato. Poi un’altra, molto brava e laureata (!), e in effetti dopo abbiamo vinto con l’Avellino”. “Ma quale maga!“, sbotta subito Lotito come a dire io sono una persona seria. “Quando Pulvirenti mi ha confidato i suoi mille guai personali e familiari io ho preso informazioni da un sacerdote di Catania e gli ho suggerito il nome dell’esorcista. Quanto al resto, il presidente mi ha chiesto appuntamenti col credito sportivo, con un amministratore delegato di una banca e con il Chievo. Questa è la verità, ed è tutto riscontrabile negli atti dell’inchiesta”.