Rendimento: Si rivede Cani..che impatto sul derby!

Giovanni Famulari

Quando attorno alla mezz’ora della prima frazione, Martinho scattando si è subito fermato sentendo tirare dietro la coscia, il primo pensiero di giocatori e tecnico ha riguardato la sfortuna e l’innumerevole serie di acciacchi e ricadute che colpiscono i giocatori rossazzurri ed in particolare il povero brasiliano.

Mai infortunio fu più provvidenziale

Il momento specifico della partita inoltre era fortemente negativo visto che il Catania era in balia dei padroni di casa e stava capitolando; a quel punto Sannino girandosi verso la panchina ha visto nell’albanese Cani l’unico cambio auspicabile per provare a dare una scossa alla squadra.

L’attaccante era reduce da ben quattro panchine consecutive dopo la realizzazione nel match casalingo contro il Vicenza. Quel gol fu molto importante nell’economia della partita perché arrivò dopo un brutto primo tempo, ma la sua prestazione risultò comunque insufficiente in quanto Edgar aveva in pratica sbagliato tutto, non riuscendo a tener palla, ad aiutare i compagni né tanto meno il compagno di reparto Calaiò.

Per di più anche il suo avvio di stagione era stato fortemente negativo, con la brutta gara di Vercelli (dove sostituì lo squalificato Calaiò) e la gravissima ingenuità di Frosinone con l’espulsione che costò di fatto la partita al Catania. Fatto sta che Sannino lo ha impiegato con il contagocce, preferendo la miglior condizione atletica di Leto (nonostante il suo rapporto con il pubblico era arrivato ai minimi storici) e l’albanese non disputò più nemmeno un minuto.

L’impatto nel derby di Cani è stato perfetto, si è subito messo nel suo ruolo ovvero quello di punta centrale a fare sportellate con il duo Terlizzi-Pagliarulo, lì dove invece Leto era parso inadeguato per la scarsa protezione del pallone e per movimenti non funzionali al gioco della squadra. Il modulo è divenuto il 4-3-3 con il conseguente arretramento di Almiron davanti alla difesa per irrobustire il centrocampo e lo spostamento di Leto sulla fascia sinistra libero di svariare e di accentrarsi, così come accaduto nelle due realizzazioni dove l’argentino ha attaccato lo spazio dentro l’area di rigore sfruttando la bravura di Cani diventato assist-man per l’occasione.

Poco incide fortunatamente l’errore del primo tempo quando, a Gomis battuto, Edgar ha calciato malamente alle stelle; fatto sta che comunque per la stazza e per il tipo di gioco non è un giocatore esteticamente bello a vedersi, ma in cadetteria la sua fisicità può sicuramente risultare utile in determinate partite dove serve avere un’ariete d’area di rigore.

Fermo restando l’intoccabile Calaiò, le caratteristiche dell’albanese possono risultare utili in un campionato lungo come la serie B e può sicuramente far parte del parco attaccanti di una squadra che punta alle zone alte della classifica. Né lui né Leto hanno però sin qui convinto nel 4-4-2 di Sannino e probabilmente il mercato di Gennaio segnerà l’arrivo di un ulteriore attaccante rapido e ben dotato tecnicamente che possa essere spalla perfetta a Calaiò ed avere una buona media realizzativa sotto porta.

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